Grapevine fleck virus (GFkV), the causal agent of fleck disease, and Grapevine rupestris stem pitting-associated virus (GRSPaV), associated to a disorder of rugose wood complex, are two of the most widespread viruses in grapevine. Both viruses are symptomless in Vitis vinifera, although some negative effects of their presence are reported on vine agronomic and physiological performances. In order to provide more information about the impact of these viruses, a trial was carried out in 2013 comparing the behavior of plants belonging to V. vinifera Nebbiolo clone CVT 423 infected by both GFkV and GRSPaV or by GRSPaV only. The results showed a basically positive effect on yield and grape ripeness due the GFkV elimination although associated to a reduction of grape phenols. This reduction, in terms of anthocyanin profile, regarded the peonidin while the malvidin content was increased. These modifications may have important implication on wine color. The canopy physiological parameters measured during summer did not show significative differences between the two theses except for a slight increase in photosynthesis and transpiration in the early dates in vines infected by GRSPaV only.

Le malattie virali sono molto diffuse in vite e, per quanto solo alcune abbiano notevole rilevanza pratica, la loro presenza nelle piante può comunque risultare dannosa. Negli ultimi anni si è visto come alcuni virus asintomatici in Vitis vinifera determinino cambiamenti fisiologici e molecolari nelle piante infette, con conseguenze anche a livello produttivo. Tra questi virus i più diffusi sono il Grapevine fleck virus (GFkV), associato alla maculatura infettiva, che è in grado di esprimersi solo su V. rupestris, e il Grapevine rupestris stem pitting-associated virus (GRSPaV), uno degli agenti causali del legno riccio. Le informazioni sugli effetti pratici della loro presenza sono tuttavia ancora modeste e necessitano di ulteriori approfondimenti. Nel presente lavoro sono state confrontate le attitudini fisiologiche e produttive di piante di uno stesso clone di Nebbiolo (CVT 423), infette da infezione mista di GFkV e GRSPaV, con piante in cui è presente il solo GRSPaV. Le piante sono derivate da un'unica pianta madre, originariamente infetta da entrambi i virus, da cui in seguito a termoterapia in vivo è stato ottenuto un apice risanato da GFkV ma senza l'eradicazione del GRSPaV. Lo studio è stato avviato nel 2013 in un vigneto messo a dimora nel 2000 con le due discendenze del clone di diverso stato sanitario a Monforte d'Alba (CN), utilizzando come portinnesto il Kober 5BB. Lo stato sanitario di tutte le piante in prova è stato ricontrollato e confermato da saggi virologici, effettuati su materiale legnoso prelevato nel periodo invernale del 2012 e del 2013 tramite multiplex RT-PCR. Nell'anno appena trascorso sono stati effettuati sulle piante in prova il controllo dei parametri agronomici e produttivi, misurazioni di fotosintesi e traspirazione durante l'estate e, alla raccolta, analizzati i dati compositivi del mosto ed il contenuto in polifenoli e antociani totali delle bacche. Sebbene i risultati, relativi ad un solo anno di studio, non consentano di trarre conclusioni definitive, dalla prova sembra emergere come l'eliminazione del GFkV abbia causato un impatto modesto, seppur positivo, sulle performances delle piante, inducendo un leggero ma significativo aumento della fertilità e un miglioramento (seppur solo tendenziale) dell'efficienza fotosintetica della canopy con conseguenti benefici sulla maturità dell'uva. Nel corso del 2014 verranno ripetute ed approfondite le analisi dei principali parametri produttivi, qualitativi e fisiologici sulle viti delle due tesi al fine di verificare questi risultati.

Studio delle interazioni tra virus asintomatici (GFkV e GRSPaV) e Vitis vinifera: risultati preliminari dell'indagine.

Gribaudo I;Gambino G;Mannini F
2015

Abstract

Grapevine fleck virus (GFkV), the causal agent of fleck disease, and Grapevine rupestris stem pitting-associated virus (GRSPaV), associated to a disorder of rugose wood complex, are two of the most widespread viruses in grapevine. Both viruses are symptomless in Vitis vinifera, although some negative effects of their presence are reported on vine agronomic and physiological performances. In order to provide more information about the impact of these viruses, a trial was carried out in 2013 comparing the behavior of plants belonging to V. vinifera Nebbiolo clone CVT 423 infected by both GFkV and GRSPaV or by GRSPaV only. The results showed a basically positive effect on yield and grape ripeness due the GFkV elimination although associated to a reduction of grape phenols. This reduction, in terms of anthocyanin profile, regarded the peonidin while the malvidin content was increased. These modifications may have important implication on wine color. The canopy physiological parameters measured during summer did not show significative differences between the two theses except for a slight increase in photosynthesis and transpiration in the early dates in vines infected by GRSPaV only.
2015
Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - IPSP
978-88-905628-9-1
Le malattie virali sono molto diffuse in vite e, per quanto solo alcune abbiano notevole rilevanza pratica, la loro presenza nelle piante può comunque risultare dannosa. Negli ultimi anni si è visto come alcuni virus asintomatici in Vitis vinifera determinino cambiamenti fisiologici e molecolari nelle piante infette, con conseguenze anche a livello produttivo. Tra questi virus i più diffusi sono il Grapevine fleck virus (GFkV), associato alla maculatura infettiva, che è in grado di esprimersi solo su V. rupestris, e il Grapevine rupestris stem pitting-associated virus (GRSPaV), uno degli agenti causali del legno riccio. Le informazioni sugli effetti pratici della loro presenza sono tuttavia ancora modeste e necessitano di ulteriori approfondimenti. Nel presente lavoro sono state confrontate le attitudini fisiologiche e produttive di piante di uno stesso clone di Nebbiolo (CVT 423), infette da infezione mista di GFkV e GRSPaV, con piante in cui è presente il solo GRSPaV. Le piante sono derivate da un'unica pianta madre, originariamente infetta da entrambi i virus, da cui in seguito a termoterapia in vivo è stato ottenuto un apice risanato da GFkV ma senza l'eradicazione del GRSPaV. Lo studio è stato avviato nel 2013 in un vigneto messo a dimora nel 2000 con le due discendenze del clone di diverso stato sanitario a Monforte d'Alba (CN), utilizzando come portinnesto il Kober 5BB. Lo stato sanitario di tutte le piante in prova è stato ricontrollato e confermato da saggi virologici, effettuati su materiale legnoso prelevato nel periodo invernale del 2012 e del 2013 tramite multiplex RT-PCR. Nell'anno appena trascorso sono stati effettuati sulle piante in prova il controllo dei parametri agronomici e produttivi, misurazioni di fotosintesi e traspirazione durante l'estate e, alla raccolta, analizzati i dati compositivi del mosto ed il contenuto in polifenoli e antociani totali delle bacche. Sebbene i risultati, relativi ad un solo anno di studio, non consentano di trarre conclusioni definitive, dalla prova sembra emergere come l'eliminazione del GFkV abbia causato un impatto modesto, seppur positivo, sulle performances delle piante, inducendo un leggero ma significativo aumento della fertilità e un miglioramento (seppur solo tendenziale) dell'efficienza fotosintetica della canopy con conseguenti benefici sulla maturità dell'uva. Nel corso del 2014 verranno ripetute ed approfondite le analisi dei principali parametri produttivi, qualitativi e fisiologici sulle viti delle due tesi al fine di verificare questi risultati.
Nebbiolo
polifenoli
fotosintesi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/299351
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