La Chimica Verde risulta un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, poiché può contribuire significativamente allo Sviluppo Sostenibile delle zone rurali e permettere sia la crescita di grandi realtà industriali, che la nascita di piccole e medie imprese. La bioraffineria è un impianto grazie al quale la biomassa di vegetali, prodotti ad hoc o di scarto, vengono utilizzati per ricavare prodotti ad alto valore aggiunto e composti da destinare all'industria chimica, mentre la frazione residua viene destinata ad uso energetico, mediante una serie di processi a basso costo e con basso impatto ambientale. Lo sviluppo di tecnologie "verdi" trova riscontro nella crescente attenzione dei consumatori verso l'uso di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili e delle imprese nell'utilizzare sempre più componenti naturali o comunque ecosostenibili. I bioprodotti vengono ottenuti non soltanto da materie prime derivanti dall'agricoltura in aree marginali e da risorse forestali, ma anche da scarti del settore agricolo, agroalimentare e forestale. È noto come lo smaltimento degli scarti delle produzioni agricole ed agroindustriali costituisca ancora oggi per le aziende un significativo problema che, grazie allo sviluppo di idonee tecnologie favorite da fruttuose sinergie tra enti di ricerca e comparto industriale, potrebbe trasformarsi in importanti opportunità. In questo scenario si inseriscono inoltre tutte le pratiche di valorizzazione delle biomasse, anche per la produzione di materiali innovativi, come ad esempio i prodotti destinati alla nutraceutica, alla farmaceutica e alla produzione di plastiche biodegradabili, di cui l'Italia è attualmente leader mondiale.

Filiera agricole dedicate e valorizzazione degli scarti agroindustriali per una bioraffineria ecosostenibile

Raccuia Salvatore Antonino
2015

Abstract

La Chimica Verde risulta un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, poiché può contribuire significativamente allo Sviluppo Sostenibile delle zone rurali e permettere sia la crescita di grandi realtà industriali, che la nascita di piccole e medie imprese. La bioraffineria è un impianto grazie al quale la biomassa di vegetali, prodotti ad hoc o di scarto, vengono utilizzati per ricavare prodotti ad alto valore aggiunto e composti da destinare all'industria chimica, mentre la frazione residua viene destinata ad uso energetico, mediante una serie di processi a basso costo e con basso impatto ambientale. Lo sviluppo di tecnologie "verdi" trova riscontro nella crescente attenzione dei consumatori verso l'uso di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili e delle imprese nell'utilizzare sempre più componenti naturali o comunque ecosostenibili. I bioprodotti vengono ottenuti non soltanto da materie prime derivanti dall'agricoltura in aree marginali e da risorse forestali, ma anche da scarti del settore agricolo, agroalimentare e forestale. È noto come lo smaltimento degli scarti delle produzioni agricole ed agroindustriali costituisca ancora oggi per le aziende un significativo problema che, grazie allo sviluppo di idonee tecnologie favorite da fruttuose sinergie tra enti di ricerca e comparto industriale, potrebbe trasformarsi in importanti opportunità. In questo scenario si inseriscono inoltre tutte le pratiche di valorizzazione delle biomasse, anche per la produzione di materiali innovativi, come ad esempio i prodotti destinati alla nutraceutica, alla farmaceutica e alla produzione di plastiche biodegradabili, di cui l'Italia è attualmente leader mondiale.
2015
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
Bioraffineria
Chimica verde
Biofuels
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/302561
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