In the present work we address the question of a possible causal relationship between degree of anticipatory coarticulation and prosodic strength by examining the variation in segmental duration and degree of anticipatory coarticulation in CV syllables (C = / d /, V = / a / or / i /) that differ in lexical stress (unstressed vs stressed) and in their affiliation to a focused constituent (stressed vs accented). It has been confirmed also for Italian that prominence maximizes the place characteri-stics for consonants and vowels and reduces the mutual coarticulatory influences. As for English, the amount of CV coarticulation has been shown to depend not only on vowel type and on the degree of expansion of the vocalic space, but also on the size of consonantal contact. We hypothesize a relationship between the duration of the consonant and the degree of anticipatory CV coarticulation, and we expect that syllables of progressively longer duration endowed with higher degrees of prosodic prominence (unstressed - stressed - accented) will show a progressively lower degree of anticipatory coarticulation by the vowel on the onset consonant. The results show that while the duration of C (in /a/ context) and V increases systemati-cally according the position of the syllable in the prosodic hierarchy, the degree of coarticu-lation follows a reverse path, i.e. it is highest in unstressed syllables, it lowers in stressed syllables and it is lowest in accented ones. At least for some speakers, syllables at higher levels in the prosodic hierarchy show a covariation of duration and frequency, and the in-crease in duration and in F2 of the consonant may be explained by the increase in the size of the articulatory contact of consonantal occlusion, as hypothesized by Lindblom, Agwuele & Sussman (2009). The reduction in coarticulation that affects prosodically strong syllables, such as lexi-cally stressed syllables and intonationally accented syllables in focused constituents, could be interpreted as a further indication of localized hyperarticulation, which results in stren-gthening syntagmatic contrasts (between contiguous phones, or in praesentia) as well as paradigmatic contrasts (among other phones in the system, or in absentia) and, ultimately, in facilitating phonetic clarity.

In questa ricerca viene analizzata la variazione delle durate segmentali e del grado di coarticolazione anticipatoria di sillabe CV (C= /d/, V= /a/ o /i/) in funzione della tipologia accentuale, esaminando sillabe non prominenti (atone) e prominenti a diversi livelli della gerarchia prosodica: a livello di parola (toniche) e a livello di frase (accentate in costituenti focalizzati). La prominenza massimizza le caratteristiche di luogo di consonanti e vocali e riduce le reciproche influenze coarticolatorie, e questo dato è stato confermato anche per l'italiano. Per l'inglese è stato anche accertato come l'entità della coarticolazione vari in funzione non solo del tipo di vocale e del grado di espansione dello spazio vocalico, ma anche dell'ampiezza del contatto consonantico. E' plausibile ipotizzare che esista una relazione inversa tra durata temporale della consonante e grado di coarticolazione anticipatoria: più specificamente, che ad un progressivo aumento nella durata indotto dal grado di prominenza prosodica della sillaba (atona, tonica, accentata) corrisponda una diminuzione del grado di coarticolazione indotta dalla vocale sulla consonante in onset di quella sillaba. Almeno per le consonanti linguali, secondo l'interpretazione di Lindblom e colleghi (2009), maggiore è la durata della consonante, più esteso diventa il contatto articolatorio che, riducendo la cavità posteriore, porta a un aumento della risonanza F2. Nel presente esperimento sono stati registrati tre locutori veneti, maschi, studenti uni-versitari, che hanno letto a voce alta per tre volte sei frasi dichiarative con focus correttivo inziale o finale. Le frasi sono state prodotte come risposte a domande preregistrate volte a creare il contesto adatto ad indurre la partizione della frase in focus-background o ba-ckgroud-focus. Le frasi sono costituite da Nome-Verbo o Verbo-Nome; in tutte il verbo è "viene", mentre il nome è alternativamente "dadada" o "dididi"; nel nome l'accento lesicale può variare e cadere su ciascuna delle tre sillabe componenti. In questo studio abbiamo scelto di analizzare solo la sillaba centrale del nome. Sia il nome che il verbo possono costituire il focus contrastivo della frase. Abbiamo ottenuto in tal modo enunciati con focus correttivo in posizione iniziale di frase (ad es. "[dadada/dididi]F viene" e "[viene]F dadada/dididi") e in posizione finale (ad es. "viene [dadada/dididi]F" e "dadada/dididi [viene] F"). La parola che segue o precede il costituente focalizzato costituisce il background della frase (informazione "data", indicata in questa sede come "noF"). I risultati del presente esperimento evidenziano come la struttura prosodica influenzi non solo le caratteristiche fonetiche soprasegmentali del parlato ma anche la realizzazione segmentale: mentre la durata della sillaba aumenta sistematicamente dalle sillabe atone (indipendentemente dalla loro affiliazione ad una parola in focus) alle sillabe toniche non focalizzate alle sillabe toniche che appartengono ad una parola in focus, il grado di coarticolazione osserva un percorso inverso: cioè è massima nelle sillabe atone, diminuisce nelle sillabe toniche non focalizzate e diminuisce ulteriormente nelle sillabe focalizzate. La variazione delle durate interessa non solo la vocale ma anche la consonante, in contesto vocalico [a]: quando la consonante costituisce l'onset di una sillaba tonica ed è in focus, aumenta la sua durata di circa un terzo rispetto a quando costituisce l'onset di una sillaba atona.

L'influenza della durata consonantica sulla coarticolazione della sillaba CV con gradi diversi di prominenza prosodica

Zmarich Claudio;Avesani Cinzia
2015

Abstract

In the present work we address the question of a possible causal relationship between degree of anticipatory coarticulation and prosodic strength by examining the variation in segmental duration and degree of anticipatory coarticulation in CV syllables (C = / d /, V = / a / or / i /) that differ in lexical stress (unstressed vs stressed) and in their affiliation to a focused constituent (stressed vs accented). It has been confirmed also for Italian that prominence maximizes the place characteri-stics for consonants and vowels and reduces the mutual coarticulatory influences. As for English, the amount of CV coarticulation has been shown to depend not only on vowel type and on the degree of expansion of the vocalic space, but also on the size of consonantal contact. We hypothesize a relationship between the duration of the consonant and the degree of anticipatory CV coarticulation, and we expect that syllables of progressively longer duration endowed with higher degrees of prosodic prominence (unstressed - stressed - accented) will show a progressively lower degree of anticipatory coarticulation by the vowel on the onset consonant. The results show that while the duration of C (in /a/ context) and V increases systemati-cally according the position of the syllable in the prosodic hierarchy, the degree of coarticu-lation follows a reverse path, i.e. it is highest in unstressed syllables, it lowers in stressed syllables and it is lowest in accented ones. At least for some speakers, syllables at higher levels in the prosodic hierarchy show a covariation of duration and frequency, and the in-crease in duration and in F2 of the consonant may be explained by the increase in the size of the articulatory contact of consonantal occlusion, as hypothesized by Lindblom, Agwuele & Sussman (2009). The reduction in coarticulation that affects prosodically strong syllables, such as lexi-cally stressed syllables and intonationally accented syllables in focused constituents, could be interpreted as a further indication of localized hyperarticulation, which results in stren-gthening syntagmatic contrasts (between contiguous phones, or in praesentia) as well as paradigmatic contrasts (among other phones in the system, or in absentia) and, ultimately, in facilitating phonetic clarity.
2015
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
978-88-6274-602-1
In questa ricerca viene analizzata la variazione delle durate segmentali e del grado di coarticolazione anticipatoria di sillabe CV (C= /d/, V= /a/ o /i/) in funzione della tipologia accentuale, esaminando sillabe non prominenti (atone) e prominenti a diversi livelli della gerarchia prosodica: a livello di parola (toniche) e a livello di frase (accentate in costituenti focalizzati). La prominenza massimizza le caratteristiche di luogo di consonanti e vocali e riduce le reciproche influenze coarticolatorie, e questo dato è stato confermato anche per l'italiano. Per l'inglese è stato anche accertato come l'entità della coarticolazione vari in funzione non solo del tipo di vocale e del grado di espansione dello spazio vocalico, ma anche dell'ampiezza del contatto consonantico. E' plausibile ipotizzare che esista una relazione inversa tra durata temporale della consonante e grado di coarticolazione anticipatoria: più specificamente, che ad un progressivo aumento nella durata indotto dal grado di prominenza prosodica della sillaba (atona, tonica, accentata) corrisponda una diminuzione del grado di coarticolazione indotta dalla vocale sulla consonante in onset di quella sillaba. Almeno per le consonanti linguali, secondo l'interpretazione di Lindblom e colleghi (2009), maggiore è la durata della consonante, più esteso diventa il contatto articolatorio che, riducendo la cavità posteriore, porta a un aumento della risonanza F2. Nel presente esperimento sono stati registrati tre locutori veneti, maschi, studenti uni-versitari, che hanno letto a voce alta per tre volte sei frasi dichiarative con focus correttivo inziale o finale. Le frasi sono state prodotte come risposte a domande preregistrate volte a creare il contesto adatto ad indurre la partizione della frase in focus-background o ba-ckgroud-focus. Le frasi sono costituite da Nome-Verbo o Verbo-Nome; in tutte il verbo è "viene", mentre il nome è alternativamente "dadada" o "dididi"; nel nome l'accento lesicale può variare e cadere su ciascuna delle tre sillabe componenti. In questo studio abbiamo scelto di analizzare solo la sillaba centrale del nome. Sia il nome che il verbo possono costituire il focus contrastivo della frase. Abbiamo ottenuto in tal modo enunciati con focus correttivo in posizione iniziale di frase (ad es. "[dadada/dididi]F viene" e "[viene]F dadada/dididi") e in posizione finale (ad es. "viene [dadada/dididi]F" e "dadada/dididi [viene] F"). La parola che segue o precede il costituente focalizzato costituisce il background della frase (informazione "data", indicata in questa sede come "noF"). I risultati del presente esperimento evidenziano come la struttura prosodica influenzi non solo le caratteristiche fonetiche soprasegmentali del parlato ma anche la realizzazione segmentale: mentre la durata della sillaba aumenta sistematicamente dalle sillabe atone (indipendentemente dalla loro affiliazione ad una parola in focus) alle sillabe toniche non focalizzate alle sillabe toniche che appartengono ad una parola in focus, il grado di coarticolazione osserva un percorso inverso: cioè è massima nelle sillabe atone, diminuisce nelle sillabe toniche non focalizzate e diminuisce ulteriormente nelle sillabe focalizzate. La variazione delle durate interessa non solo la vocale ma anche la consonante, in contesto vocalico [a]: quando la consonante costituisce l'onset di una sillaba tonica ed è in focus, aumenta la sua durata di circa un terzo rispetto a quando costituisce l'onset di una sillaba atona.
coarticolazione
accento lesicale
accento contrastivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/303761
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