L'eredità culturale della città di Napoli trova nel contesto del suo centro antico un particolare significato in quanto caratterizzato da una storia complessa ed originale, che si trova riflessa nel palinsesto edilizio stratificato che ne costituisce la peculiarità maggiore. Mai come nel caso del Centro Antico di Napoli gli interventi di recupero e di riqualificazione urbana andrebbero supportati da indagini scientifiche descrittive degli aspetti storico-culturali, economici, sociali ambientali architettonici e urbanistici; le analisi urbane per un centro storico dovrebbero prevedere la ricostruzione dinamica del processo storico di formazione e di trasformazione della struttura urbana ed edilizia così da poter analizzare il rapporto tra morfologia urbana e tipologia edilizia. Il progetto GIS intende contribuire alla valorizzazione degli spazi verdi del centro antico di Napoli; la cartografia da elaborare in ambiente GIS, consentirà di: a) identificare la struttura del manufatto e dell'impianto urbano mediante l'inserimento nel database delle informazioni realizzate, costruendo strati informativi (layers) ad hoc; b) individuare la dinamica territoriale attraverso l'interpolazione dei layers secondo adeguati rapporti tra livelli scalari e livelli descrittivi e realizzando analisi spaziali intese ad interrelate i dati sullo stato degli spazi c) associare le potenziali alterazioni dei giardini storici con le variabili ambientali nell'ottica di una geografia proiettiva. L'idea nasce dalla constatazione del ritardo di conoscenza in Italia, nel campo del restauro dei giardini storici e dall'intenzione di contribuire alla valorizzazione del verde storico del centro antico di Napoli. La valorizzazione e il restauro di un giardino storico richiedono conoscenze specifiche relative all'evoluzione storica del giardino stesso, alle specie impiegate in epoca storica, alle conoscenze della biologia e della coltivazione delle piante. In questa ottica la valorizzazione del centro antico richiede il ridisegno su mappe scientifiche del patrimonio edilizio, allo scopo di assicurare informazioni alle attività di pianificazione urbana, intese a descrivere il valore storico-culturale e ambientale degli elementi urbani. La messa a punto di una mappa GIS, in una scala adeguata alla lettura dei caratteri architettonici/ambientali degli spazi costruiti e degli spazi verdi, ha lo scopo di mettere a punto una logica per riportare in banche dati le caratteristiche del paesaggio della Napoli antica. Il dialogo tra il paesaggio dei luoghi antichi e quello dei luoghi attuali si traduce nella lettura e rilettura delle stratificazioni, delle aggiunte e delle integrazioni che si sono susseguite nel corso del tempo. Di questa tematica Leon Battista Alberti ne fa una trattazione teorica nel suo De Re Aedificatoria ; egli afferma che lo studio delle antiche rovine andrebbe integrato dallo studio delle proprietà spaziali e dall'analisi delle logiche di collocazione del contesto. Il GIS diventa lo strumento ideale per realizzare questo dialogo, in quanto collega logicamente informazioni descrittive alla cartografia. Relativamente all'utilizzo della tecnologia digitale, è stato necessario attribuire un codice informatico all'edificato; a tal riguardo nel progetto GIS gli isolati del tracciato ippodameo sono stati codificati con i numeri corrispondenti a quelli utilizzati da Roberto Pane nel suo studio sul Centro Antico di Napoli finalizzato al restauro urbanistico del cuore antico della città

Un GIS per il Centro Antico

Clelia Cirillo;Giovanna Acampora;Barbara Bertoli;Marina Russo
2015

Abstract

L'eredità culturale della città di Napoli trova nel contesto del suo centro antico un particolare significato in quanto caratterizzato da una storia complessa ed originale, che si trova riflessa nel palinsesto edilizio stratificato che ne costituisce la peculiarità maggiore. Mai come nel caso del Centro Antico di Napoli gli interventi di recupero e di riqualificazione urbana andrebbero supportati da indagini scientifiche descrittive degli aspetti storico-culturali, economici, sociali ambientali architettonici e urbanistici; le analisi urbane per un centro storico dovrebbero prevedere la ricostruzione dinamica del processo storico di formazione e di trasformazione della struttura urbana ed edilizia così da poter analizzare il rapporto tra morfologia urbana e tipologia edilizia. Il progetto GIS intende contribuire alla valorizzazione degli spazi verdi del centro antico di Napoli; la cartografia da elaborare in ambiente GIS, consentirà di: a) identificare la struttura del manufatto e dell'impianto urbano mediante l'inserimento nel database delle informazioni realizzate, costruendo strati informativi (layers) ad hoc; b) individuare la dinamica territoriale attraverso l'interpolazione dei layers secondo adeguati rapporti tra livelli scalari e livelli descrittivi e realizzando analisi spaziali intese ad interrelate i dati sullo stato degli spazi c) associare le potenziali alterazioni dei giardini storici con le variabili ambientali nell'ottica di una geografia proiettiva. L'idea nasce dalla constatazione del ritardo di conoscenza in Italia, nel campo del restauro dei giardini storici e dall'intenzione di contribuire alla valorizzazione del verde storico del centro antico di Napoli. La valorizzazione e il restauro di un giardino storico richiedono conoscenze specifiche relative all'evoluzione storica del giardino stesso, alle specie impiegate in epoca storica, alle conoscenze della biologia e della coltivazione delle piante. In questa ottica la valorizzazione del centro antico richiede il ridisegno su mappe scientifiche del patrimonio edilizio, allo scopo di assicurare informazioni alle attività di pianificazione urbana, intese a descrivere il valore storico-culturale e ambientale degli elementi urbani. La messa a punto di una mappa GIS, in una scala adeguata alla lettura dei caratteri architettonici/ambientali degli spazi costruiti e degli spazi verdi, ha lo scopo di mettere a punto una logica per riportare in banche dati le caratteristiche del paesaggio della Napoli antica. Il dialogo tra il paesaggio dei luoghi antichi e quello dei luoghi attuali si traduce nella lettura e rilettura delle stratificazioni, delle aggiunte e delle integrazioni che si sono susseguite nel corso del tempo. Di questa tematica Leon Battista Alberti ne fa una trattazione teorica nel suo De Re Aedificatoria ; egli afferma che lo studio delle antiche rovine andrebbe integrato dallo studio delle proprietà spaziali e dall'analisi delle logiche di collocazione del contesto. Il GIS diventa lo strumento ideale per realizzare questo dialogo, in quanto collega logicamente informazioni descrittive alla cartografia. Relativamente all'utilizzo della tecnologia digitale, è stato necessario attribuire un codice informatico all'edificato; a tal riguardo nel progetto GIS gli isolati del tracciato ippodameo sono stati codificati con i numeri corrispondenti a quelli utilizzati da Roberto Pane nel suo studio sul Centro Antico di Napoli finalizzato al restauro urbanistico del cuore antico della città
2015
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
gis - centro storico-biodiversità- urban forestry
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/304124
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