Viene qui illustrato un progetto di ricerca volto all'individuazione degli indici clinici predittivi, di tipo percettivo, acustico e psicologico, della balbuzie. Tali indici dovrebbero permettere, già dalle prime fasi di comparsa del disturbo, di discriminare i soggetti candidati a cronicizzare rispetto a coloro che, invece, guariranno spontaneamente. Vengono inoltre presentati i risultati relativi all'indice sperimentale Profilo delle disfluenze, basato sulla percentuale di disfluenze da balbuzie (ripetizioni di parti di parola o prolungamenti) su 100 sillabe target. Il valore predittivo del Profilo delle disfluenze a 9-15 mesi dall'insorgenza sembra essere relativamente basso, ma già nel semestre successivo aumenta e, pur senza raggiungere la percentuale minima dell'80% richiesta dagli standard clinici per entrambi i criteri di sensibilità (percentuale di casi positivi individuati) e specificità (percentuale di casi negativi individuati) di un predittore, esso funziona meglio del test per la valutazione della gravità SSI-3, che pure è stato recentemente proposto come strumento predittivo.
Il profilo delle disfluenze come indice predittivo precoce di cronicità in bambini che hanno appena iniziato a balbettare
Zmarich Claudio
2015
Abstract
Viene qui illustrato un progetto di ricerca volto all'individuazione degli indici clinici predittivi, di tipo percettivo, acustico e psicologico, della balbuzie. Tali indici dovrebbero permettere, già dalle prime fasi di comparsa del disturbo, di discriminare i soggetti candidati a cronicizzare rispetto a coloro che, invece, guariranno spontaneamente. Vengono inoltre presentati i risultati relativi all'indice sperimentale Profilo delle disfluenze, basato sulla percentuale di disfluenze da balbuzie (ripetizioni di parti di parola o prolungamenti) su 100 sillabe target. Il valore predittivo del Profilo delle disfluenze a 9-15 mesi dall'insorgenza sembra essere relativamente basso, ma già nel semestre successivo aumenta e, pur senza raggiungere la percentuale minima dell'80% richiesta dagli standard clinici per entrambi i criteri di sensibilità (percentuale di casi positivi individuati) e specificità (percentuale di casi negativi individuati) di un predittore, esso funziona meglio del test per la valutazione della gravità SSI-3, che pure è stato recentemente proposto come strumento predittivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.