Il primato del diritto UE è un principio fondamentale dell'ordinamento dell'Unione, in base al quale i Trattati e gli atti derivati hanno prevalenza sull'applicazione degli atti giuridici dello Stato membro. Detto principio si è affermato a partire degli anni '60 del secolo scorso grazie all'attività dell'allora Corte di Giustizia delle Comunità europee. In base a tale principio, se un atto giuridico dello Stato membro collide con una disposizione europea di carattere vincolante, le autorità nazionali sono tenute ad applicare il diritto europeo e, per conseguenza, a disapplicare il diritto dello Stato membro. In ragione di ciò, il diritto nazionale non è considerato né abrogato, né illegittimo. La sua efficacia è solo derogata. Un primo tentativo di codificazione del principio lo si è avuto con il progetto di istituzione dell'Unione europea, licenziato dal Parlamento europeo il 14 febbraio 1984. Inoltre, nel 2004, l'art. I-6 del Trattato costituzionale stabiliva espressamente che «la Costituzione e il diritto adottato dalle istituzioni dell'Unione nell'esercizio delle competenze a questa attribuite prevalgono sul diritto degli Stati membri», sollevando così diverse questioni interpretative. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, non ha espressamente introdotto il principio del primato del diritto UE nel testo dei Trattati. La Conferenza intergovernativa si è limitata, infatti, ad adottare una dichiarazione, che riproduce un parere reso il 22 giugno del 2007 dal Servizio giuridico del Consiglio, rinunciando, in questo modo, ad un esercizio di trasparenza nei confronti dei cittadini dell'Unione. Secondo quanto si legge nella dichiarazione n. 17, «per giurisprudenza costante della Corte di giustizia dell'Unione europea, i Trattati e il diritto adottato dall'Unione sulla base dei Trattati prevalgono sul diritto degli Stati membri alle condizioni stabilite dalla summenzionata giurisprudenza».

17. Declaration Concerning Primacy

Enzo Di Salvatore
2013

Abstract

Il primato del diritto UE è un principio fondamentale dell'ordinamento dell'Unione, in base al quale i Trattati e gli atti derivati hanno prevalenza sull'applicazione degli atti giuridici dello Stato membro. Detto principio si è affermato a partire degli anni '60 del secolo scorso grazie all'attività dell'allora Corte di Giustizia delle Comunità europee. In base a tale principio, se un atto giuridico dello Stato membro collide con una disposizione europea di carattere vincolante, le autorità nazionali sono tenute ad applicare il diritto europeo e, per conseguenza, a disapplicare il diritto dello Stato membro. In ragione di ciò, il diritto nazionale non è considerato né abrogato, né illegittimo. La sua efficacia è solo derogata. Un primo tentativo di codificazione del principio lo si è avuto con il progetto di istituzione dell'Unione europea, licenziato dal Parlamento europeo il 14 febbraio 1984. Inoltre, nel 2004, l'art. I-6 del Trattato costituzionale stabiliva espressamente che «la Costituzione e il diritto adottato dalle istituzioni dell'Unione nell'esercizio delle competenze a questa attribuite prevalgono sul diritto degli Stati membri», sollevando così diverse questioni interpretative. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, non ha espressamente introdotto il principio del primato del diritto UE nel testo dei Trattati. La Conferenza intergovernativa si è limitata, infatti, ad adottare una dichiarazione, che riproduce un parere reso il 22 giugno del 2007 dal Servizio giuridico del Consiglio, rinunciando, in questo modo, ad un esercizio di trasparenza nei confronti dei cittadini dell'Unione. Secondo quanto si legge nella dichiarazione n. 17, «per giurisprudenza costante della Corte di giustizia dell'Unione europea, i Trattati e il diritto adottato dall'Unione sulla base dei Trattati prevalgono sul diritto degli Stati membri alle condizioni stabilite dalla summenzionata giurisprudenza».
2013
978-3-642-31706-4
DICHIARAZIONE N. 17; PREVALENZA DIRITTO UE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/309351
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