La problematica del significato delle Unità Costitutive nelle Federazioni e nei sistemi politici federali in Europa ha, nell'Unione europea stessa, un esempio emblematico: forse il più rilevante caso di studio, sia per la circostanza che è l'unico vero processo aggregativo di Stati sovrani in cui il pensiero federalista esercita una forte influenza; sia per il ruolo politicoculturale che l'Europa riveste ancora nel mondo occidentale; e sia anche in ragione del processo di globalizzazione economica che ha modificato la percezione delle quantità economico-finanziarie (beni e capitali) che si muovono nel mondo. Rispetto a questi tre profili, l'Europa cerca ancora una sua identità e una sua collocazione nel sistema globale che dipendono dalle posizioni degli Stati membri, per cui torna utile la prospettiva di guardare la "Federazione (l'UE) dal punto di vista dello Stato federato". In tal senso, la condizione di crisi attuale, che mette in uno stato di tensione l'assetto istituzionale europeo rispetto al ruolo degli Stati membri, ripropone, in modo più evidente, la domanda di uniformità/unificazione, che implicherebbe il conferimento di maggiori poteri all'UE, rispetto a quella di molteplicità/differenziazione, la quale invece fonderebbe la pretesa degli Stati membri a trattenere quanto più competenze possibili, sottraendole all'Unione. Nella crisi, infatti, il giusto equilibrio tra il prevalere di una politica centrale e la possibilità degli Stati membri di soddisfare al meglio i propri interessi nazionali (o il proprio egoismo nazionale) stenta a essere raggiunto.

L'Unione Europea e l'identità degli Stati membri

Stelio Mangiameli
2015

Abstract

La problematica del significato delle Unità Costitutive nelle Federazioni e nei sistemi politici federali in Europa ha, nell'Unione europea stessa, un esempio emblematico: forse il più rilevante caso di studio, sia per la circostanza che è l'unico vero processo aggregativo di Stati sovrani in cui il pensiero federalista esercita una forte influenza; sia per il ruolo politicoculturale che l'Europa riveste ancora nel mondo occidentale; e sia anche in ragione del processo di globalizzazione economica che ha modificato la percezione delle quantità economico-finanziarie (beni e capitali) che si muovono nel mondo. Rispetto a questi tre profili, l'Europa cerca ancora una sua identità e una sua collocazione nel sistema globale che dipendono dalle posizioni degli Stati membri, per cui torna utile la prospettiva di guardare la "Federazione (l'UE) dal punto di vista dello Stato federato". In tal senso, la condizione di crisi attuale, che mette in uno stato di tensione l'assetto istituzionale europeo rispetto al ruolo degli Stati membri, ripropone, in modo più evidente, la domanda di uniformità/unificazione, che implicherebbe il conferimento di maggiori poteri all'UE, rispetto a quella di molteplicità/differenziazione, la quale invece fonderebbe la pretesa degli Stati membri a trattenere quanto più competenze possibili, sottraendole all'Unione. Nella crisi, infatti, il giusto equilibrio tra il prevalere di una politica centrale e la possibilità degli Stati membri di soddisfare al meglio i propri interessi nazionali (o il proprio egoismo nazionale) stenta a essere raggiunto.
2015
Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie - ISSIRFA
8814200432
unione europea; identità; stato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/310581
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