La conoscenza del territorio e del patrimonio ambientale e culturale non noto, visibile od interrato, dovrebbe essere lo strumento principale per uno sviluppo economico capillare. Città e soprattutto centri minori sono stati condizionati, nelle rispettive scelte insediamentali, dall'orografia del territorio, sin dalla Protostoria: colline, pianure, picchi montuosi, colate piroclastiche, pianori tufacei, condizionamenti idrografici, la presenza di acqua (es. necessità primaria e via di comunicazione), la presenza di boschi, insolazione dei versanti, etc. Solo alcune grandi direttrici hanno collegato, sin dalla Preistoria, il Tirreno e l'Adriatico attraverso l'Appennino centrale (es. il Tratturo Regio). Nell'Abruzzo aquilano è tuttora presente la modalità insediativa osservata già per le fasi più antiche, soprattutto preromane (ad es. i Vestini, etc.), con piccoli abitati diffusi e necropoli comune, che ritroviamo nelle attuali numerose frazioni facenti capo ad una di esse, con funzione di Comune. Lo studio di tale organizzazione territoriale e la conoscenza dei beni culturali ed ambientali presenti, permetterebbero uno sviluppo economico capillare sostenibile.
Modalità insediamentali: la conoscenza storica del territorio per pianificazione e sviluppo sostenibili
Patrizia Tartara
2014
Abstract
La conoscenza del territorio e del patrimonio ambientale e culturale non noto, visibile od interrato, dovrebbe essere lo strumento principale per uno sviluppo economico capillare. Città e soprattutto centri minori sono stati condizionati, nelle rispettive scelte insediamentali, dall'orografia del territorio, sin dalla Protostoria: colline, pianure, picchi montuosi, colate piroclastiche, pianori tufacei, condizionamenti idrografici, la presenza di acqua (es. necessità primaria e via di comunicazione), la presenza di boschi, insolazione dei versanti, etc. Solo alcune grandi direttrici hanno collegato, sin dalla Preistoria, il Tirreno e l'Adriatico attraverso l'Appennino centrale (es. il Tratturo Regio). Nell'Abruzzo aquilano è tuttora presente la modalità insediativa osservata già per le fasi più antiche, soprattutto preromane (ad es. i Vestini, etc.), con piccoli abitati diffusi e necropoli comune, che ritroviamo nelle attuali numerose frazioni facenti capo ad una di esse, con funzione di Comune. Lo studio di tale organizzazione territoriale e la conoscenza dei beni culturali ed ambientali presenti, permetterebbero uno sviluppo economico capillare sostenibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


