We would like to contribute to the discussion on the biopolitics of immigration from the standpoint of the Constitution and its normative conception, like a sort of "counter conduct" against the tendency of power to concentrate and self-legitimizing. The Constitution and its interpretation are a fundamental basis for dealing with the power dynamics that affect migration. We are therefore offering a reading of the Constitution that from the specific positioning of migrants looks at the universality of the people present on the Italian territory by providing a body of meaning to the constitutional forms of co-existence. From this standpoint the intercultural approach offers significant input for reflection that considers individuals as contextualized people that take form in social and power relations to grasp the unrepeatable cultural synthesis that each individual embodies. This approach makes it possible to try to give new significance to the whole of the constitutional text in the direction of self-fulfilment of the individuals who for any reason find themselves on the margins of co-existence.

Alla riflessione sulla "biopolitica dell'immigrazione" si intende contribuire dalla prospettiva di chi guarda alla Costituzione nella sua portata normativa, come una sorta di controcondotta rispetto alla tendenza del potere a ri-concentrarsi e autolegittimarsi. La Costituzione e la sua interpretazione rappresentano, infatti, uno snodo fondamentale per affrontare le dinamiche di potere che coinvolgono le migrazioni. In queste pagine, dunque, ci si propone di avanzare una lettura del testo costituzionale che, dal posizionamento specifico del migrante, riguardi l'universalità delle persone presenti sul territorio italiano fornendo un orizzonte di senso sulle forme costituzionali della convivenza. Sotto questo profilo, offre interessanti spunti critici di riflessione il cosiddetto approccio interculturale che guarda ai soggetti come persone contestualizzate e incarnate nelle relazioni sociali e di potere, per cogliere l'irripetibile sintesi culturale di cui è portatrice ogni singola persona (già migrante o potenzialmente tale) dovuta anche alle appartenenze plurime di ogni individuo. Questo approccio consente di tentare una ri-significazione dell'intera trama costituzionale nella direzione dell'autorealizzazione dei soggetti a qualunque titolo posti ai margini della convivenza.

Cittadinanza costituzionale degli stranieri e approccio interculturale per il pieno sviluppo della personalità

Ronchetti L
2015

Abstract

We would like to contribute to the discussion on the biopolitics of immigration from the standpoint of the Constitution and its normative conception, like a sort of "counter conduct" against the tendency of power to concentrate and self-legitimizing. The Constitution and its interpretation are a fundamental basis for dealing with the power dynamics that affect migration. We are therefore offering a reading of the Constitution that from the specific positioning of migrants looks at the universality of the people present on the Italian territory by providing a body of meaning to the constitutional forms of co-existence. From this standpoint the intercultural approach offers significant input for reflection that considers individuals as contextualized people that take form in social and power relations to grasp the unrepeatable cultural synthesis that each individual embodies. This approach makes it possible to try to give new significance to the whole of the constitutional text in the direction of self-fulfilment of the individuals who for any reason find themselves on the margins of co-existence.
2015
Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie - ISSIRFA
Alla riflessione sulla "biopolitica dell'immigrazione" si intende contribuire dalla prospettiva di chi guarda alla Costituzione nella sua portata normativa, come una sorta di controcondotta rispetto alla tendenza del potere a ri-concentrarsi e autolegittimarsi. La Costituzione e la sua interpretazione rappresentano, infatti, uno snodo fondamentale per affrontare le dinamiche di potere che coinvolgono le migrazioni. In queste pagine, dunque, ci si propone di avanzare una lettura del testo costituzionale che, dal posizionamento specifico del migrante, riguardi l'universalità delle persone presenti sul territorio italiano fornendo un orizzonte di senso sulle forme costituzionali della convivenza. Sotto questo profilo, offre interessanti spunti critici di riflessione il cosiddetto approccio interculturale che guarda ai soggetti come persone contestualizzate e incarnate nelle relazioni sociali e di potere, per cogliere l'irripetibile sintesi culturale di cui è portatrice ogni singola persona (già migrante o potenzialmente tale) dovuta anche alle appartenenze plurime di ogni individuo. Questo approccio consente di tentare una ri-significazione dell'intera trama costituzionale nella direzione dell'autorealizzazione dei soggetti a qualunque titolo posti ai margini della convivenza.
biopolitica - sviluppo della personalità - intercultura - immigrazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/312628
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