Il saggio esamina e valuta, a prima lettura, il testo del disegno di riforma della Costituzione approvato dal Governo nel consiglio dei ministri del 31 marzo 2014 e che intende introdurre elementi di forte semplificazione del sistema istituzionale mediante la revisione del procedimento legislativo - che da bicamerale diventa tendenzialmente monocamerale - e del sistema delle fonti, puntando al rafforzamento dei poteri del Governo nazionale nella realizzazione dell'indirizzo politico di maggioranza sia nel confronto col Parlamento sia in quello con le Regioni. Se la volontà di semplificazione dell'iter di formazione della legge di rafforzamento del Governo appare chiara, non altrettanto delineato appare il disegno istituzionale che si intenderebbe realizzare. Confusa è l'idea di Senato e di Bicameralismo e anche quella del ruolo residuale che si intende assegnare alle Regioni nell'ambito della nuova Repubblica. Ci si sofferma, conseguentemente, sulle disposizioni per il superamento del bicameralismo, sulla soppressione della competenza concorrente, sulla reintroduzione della clausola di supremazia, sulla enumerazione delle materie di competenza residuale delle regioni, sulla riformulazione della clausola di differenziazione regionale e, infine ma non da ultimo, sulla questione del riordini territoriale delle regioni.
Osservazioni a prima lettura sul DDL costituzionale Renzi-Boschi
FERRARA Antonio
2014
Abstract
Il saggio esamina e valuta, a prima lettura, il testo del disegno di riforma della Costituzione approvato dal Governo nel consiglio dei ministri del 31 marzo 2014 e che intende introdurre elementi di forte semplificazione del sistema istituzionale mediante la revisione del procedimento legislativo - che da bicamerale diventa tendenzialmente monocamerale - e del sistema delle fonti, puntando al rafforzamento dei poteri del Governo nazionale nella realizzazione dell'indirizzo politico di maggioranza sia nel confronto col Parlamento sia in quello con le Regioni. Se la volontà di semplificazione dell'iter di formazione della legge di rafforzamento del Governo appare chiara, non altrettanto delineato appare il disegno istituzionale che si intenderebbe realizzare. Confusa è l'idea di Senato e di Bicameralismo e anche quella del ruolo residuale che si intende assegnare alle Regioni nell'ambito della nuova Repubblica. Ci si sofferma, conseguentemente, sulle disposizioni per il superamento del bicameralismo, sulla soppressione della competenza concorrente, sulla reintroduzione della clausola di supremazia, sulla enumerazione delle materie di competenza residuale delle regioni, sulla riformulazione della clausola di differenziazione regionale e, infine ma non da ultimo, sulla questione del riordini territoriale delle regioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.