Con il lavoro su Le proprietà collettive e gli usi civici. Considerazioni storico-giuridiche tra Francia e Italia (secoli XIX e XX), in Le proprietà. Dodicesime giornate di studio Roma Tre - Poitiers. Dedicate alla memoria di Jean Beauchard. Roma 13-14 giugno 2014, a cura di L. Vacca, Napoli 2015, pp. 31-57, si affronta il complesso tema delle proprietà collettive e degli usi civici negli ordinamenti francesi e italiani. Il periodo preso in considerazione è quello corrispondente alla codificazione del diritto civile e alla conseguente "liquidazione" di tali usi, ormai considerati superati dalla prevalente dottrina individualistica liberale, perché retaggio di un'economia arretrata e pre-capitalistica. Dopo una disamina generale dell'esperienza giuridica francese degli usi civici, che condusse alla redazione del Code Napoléon e all'affermazione di una concezione individualistica e liberale della proprietà, si sono ricostruiti gli orientamenti prevalenti sul tema nella storiografia giuridica italiana del XX secolo. A tal riguardo è stato messo in luce come nella più recente storiografia giuridica sul significato e sulla rilevanza degli "usi civici" - nel rinnovato interesse per la proprietà collettiva nella programmazione del territorio e nella stessa gestione ambientale - sembra prevalere la consapevolezza dell'esistenza di un modo diverso di essere proprietari, dell'esistenza di "terre di tutti" dinnanzi alla sopravvivenza del concetto monolitico di proprietà di derivazione pandettistica.
Le proprietà collettive e gli usi civici. Considerazioni storico-giuridiche tra Francia e Italia (secoli XIX e XX), coautore P. Alvazzi del Frate, in Le proprietà. Dodicesime giornate di studio Roma Tre - Poitiers. Dedicate alla memoria di Jean Beauchard. Roma 13-14 giugno 2014, a cura di L. Vacca
G FERRI
2015
Abstract
Con il lavoro su Le proprietà collettive e gli usi civici. Considerazioni storico-giuridiche tra Francia e Italia (secoli XIX e XX), in Le proprietà. Dodicesime giornate di studio Roma Tre - Poitiers. Dedicate alla memoria di Jean Beauchard. Roma 13-14 giugno 2014, a cura di L. Vacca, Napoli 2015, pp. 31-57, si affronta il complesso tema delle proprietà collettive e degli usi civici negli ordinamenti francesi e italiani. Il periodo preso in considerazione è quello corrispondente alla codificazione del diritto civile e alla conseguente "liquidazione" di tali usi, ormai considerati superati dalla prevalente dottrina individualistica liberale, perché retaggio di un'economia arretrata e pre-capitalistica. Dopo una disamina generale dell'esperienza giuridica francese degli usi civici, che condusse alla redazione del Code Napoléon e all'affermazione di una concezione individualistica e liberale della proprietà, si sono ricostruiti gli orientamenti prevalenti sul tema nella storiografia giuridica italiana del XX secolo. A tal riguardo è stato messo in luce come nella più recente storiografia giuridica sul significato e sulla rilevanza degli "usi civici" - nel rinnovato interesse per la proprietà collettiva nella programmazione del territorio e nella stessa gestione ambientale - sembra prevalere la consapevolezza dell'esistenza di un modo diverso di essere proprietari, dell'esistenza di "terre di tutti" dinnanzi alla sopravvivenza del concetto monolitico di proprietà di derivazione pandettistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


