Il fitoplancton è una fonte di cibo primaria per gli organismi marini, essendo alla base della catena alimentare, oltre che il principale produttore di ossigeno sulla Terra. Il buon "funzionamento" di questo fondamentale tassello degli ecosistemi marini è essenziale per mantenere alta la produttività e assicurare un buono stato di salute generale dell'ambiente marino. In base a ciò, ogni piano di monitoraggio deve prevedere l'analisi delle comunità fitoplanctoniche per poter individuare eventuali segnali di cambiamento o di cattivo funzionamento del "sistema plancton". Un ulteriore elemento che va considerato risiede nel fatto che molte specie del fitoplancton possono produrre tossine che si accumulano lungo la rete trofica, arrivando fino all'uomo che è il consumatore al top della piramide alimentare. Le metodiche classiche di analisi delle comunità fitoplanctoniche prevedono campionamenti nella colonna d'acqua, che devono necessariamente essere estesi sia lungo la verticale, con diverse profondità di studio, sia su scala orizzontale con un numero di stazioni adeguato all'area da monitorare. Questo comporta un notevole sforzo sia in termini economici sia per il tempo da utilizzare per l'osservazione dei numerosi campioni raccolti. Negli ultimi anni l'ampliamento delle conoscenze sui cicli vitali degli organismi planctonici ha portato alla consapevolezza che molte specie, comprese quelle potenzialmente produttrici di tossine, producono stadi di dormienza (cisti), in risposta alle variazioni e fluttuazioni delle condizioni ambientali. Questi sono una sorta di semi, che cadono verso il fondo del mare dove si accumulano formando una riserva di biodiversità per il plancton, con densità dell'ordine di milioni per metro quadro di fondo. Queste cisti sono molto resistenti, e mantengono la capacità di germinare e ridare il corrispondente stadio attivo planctonico, anche dopo parecchi decenni. Questo comporta che sul fondo dei bacini marini si accumulano, stratificandosi, le informazioni sulle comunità planctoniche che si sono succedute nel tempo e i sedimenti rappresentano una sorta di registratore in continuo di ciò che avviene nella colonna d'acqua. Sfruttando questa capacità del plancton di incistarsi e rimanere quiescente sul fondo del mare, si può progettare un piano di monitoraggio che preveda un approccio integrato tra acqua e sedimenti, bypassando la complicazione causata dalla grande variabilità delle popolazioni planctoniche nella colonna d'acqua e riducendo così lo sforzo di campionamento. Questa metodica, adottata ormai da una quindicina d'anni dallo IAMC di Taranto, si è rivelata uno strumento efficace per la scoperta di specie che hanno caratterizzato il plancton in un recente passato o di specie rare al presente, ma che hanno tutte le potenzialità per produrre bloom in un prossimo futuro, data la presenza delle loro cisti pronte per germinare.

Studio integrato acqua/sedimenti per il monitoraggio del fitoplancton marino costiero

M Belmonte;F Rubino;L Ferraro
2013

Abstract

Il fitoplancton è una fonte di cibo primaria per gli organismi marini, essendo alla base della catena alimentare, oltre che il principale produttore di ossigeno sulla Terra. Il buon "funzionamento" di questo fondamentale tassello degli ecosistemi marini è essenziale per mantenere alta la produttività e assicurare un buono stato di salute generale dell'ambiente marino. In base a ciò, ogni piano di monitoraggio deve prevedere l'analisi delle comunità fitoplanctoniche per poter individuare eventuali segnali di cambiamento o di cattivo funzionamento del "sistema plancton". Un ulteriore elemento che va considerato risiede nel fatto che molte specie del fitoplancton possono produrre tossine che si accumulano lungo la rete trofica, arrivando fino all'uomo che è il consumatore al top della piramide alimentare. Le metodiche classiche di analisi delle comunità fitoplanctoniche prevedono campionamenti nella colonna d'acqua, che devono necessariamente essere estesi sia lungo la verticale, con diverse profondità di studio, sia su scala orizzontale con un numero di stazioni adeguato all'area da monitorare. Questo comporta un notevole sforzo sia in termini economici sia per il tempo da utilizzare per l'osservazione dei numerosi campioni raccolti. Negli ultimi anni l'ampliamento delle conoscenze sui cicli vitali degli organismi planctonici ha portato alla consapevolezza che molte specie, comprese quelle potenzialmente produttrici di tossine, producono stadi di dormienza (cisti), in risposta alle variazioni e fluttuazioni delle condizioni ambientali. Questi sono una sorta di semi, che cadono verso il fondo del mare dove si accumulano formando una riserva di biodiversità per il plancton, con densità dell'ordine di milioni per metro quadro di fondo. Queste cisti sono molto resistenti, e mantengono la capacità di germinare e ridare il corrispondente stadio attivo planctonico, anche dopo parecchi decenni. Questo comporta che sul fondo dei bacini marini si accumulano, stratificandosi, le informazioni sulle comunità planctoniche che si sono succedute nel tempo e i sedimenti rappresentano una sorta di registratore in continuo di ciò che avviene nella colonna d'acqua. Sfruttando questa capacità del plancton di incistarsi e rimanere quiescente sul fondo del mare, si può progettare un piano di monitoraggio che preveda un approccio integrato tra acqua e sedimenti, bypassando la complicazione causata dalla grande variabilità delle popolazioni planctoniche nella colonna d'acqua e riducendo così lo sforzo di campionamento. Questa metodica, adottata ormai da una quindicina d'anni dallo IAMC di Taranto, si è rivelata uno strumento efficace per la scoperta di specie che hanno caratterizzato il plancton in un recente passato o di specie rare al presente, ma che hanno tutte le potenzialità per produrre bloom in un prossimo futuro, data la presenza delle loro cisti pronte per germinare.
2013
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
fitoplancton
cisti
aree marino-costiere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/313082
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