L'articolo si propone di indagare la possibilità di un raffronto tra la filosofia di Vico e quella dei pragmatisti, e più nello specifico di George H. Mead. Dopo aver fatto il punto, nella prima parte, sullo stato degli studi vichiani sull'argomento, il confronto col pensiero di Mead è articolato lungo due direttrici fondamentali: il rifiuto del dualismo cartesiano e il carattere non contemplativo della conoscenza, carattere che si esprime in Vico attraverso il ricorso alla fantasia ingegnosa come facoltà specifica del sapere.
Giambattista Vico e il pragmatismo. Filosofia e storia della storiografia
2016
Abstract
L'articolo si propone di indagare la possibilità di un raffronto tra la filosofia di Vico e quella dei pragmatisti, e più nello specifico di George H. Mead. Dopo aver fatto il punto, nella prima parte, sullo stato degli studi vichiani sull'argomento, il confronto col pensiero di Mead è articolato lungo due direttrici fondamentali: il rifiuto del dualismo cartesiano e il carattere non contemplativo della conoscenza, carattere che si esprime in Vico attraverso il ricorso alla fantasia ingegnosa come facoltà specifica del sapere.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.