Le perdite economiche causate da disastri ambientali continuano a crescere, costando sempre di più alla società civile. Secondo il report sui rischi naturali pubblicato nel 2012 dall'OECD - Organisation for Economic Co-operation and Development, nel solo 2011 i costi derivanti da queste situazioni sono stimati a 380 miliardi di dollari. I disastri naturali e quelli antropici sono molte volte collegati tra loro in situazioni multi-livello o multi-rischio cioè dove una catastrofe naturale può essere la causa scatenante di un'ulteriore rischio (sia esso ambientale o industriale). Il report dell'OECD sottolinea inoltre come per far fronte a queste situazioni si sta sviluppando una forte richiesta di sistemi che puntano a recepire dati dagli ambienti circostanti, armonizzali, standardizzarli e che puntano ad applicare metodologie tipiche del data mining (manipolazione di grandi quantità di attraverso operazioni automatiche o semi-automatiche) anche ai cosiddetti "Big Data", termine di recente che sta entrando nel lessico comune. Le tecnologie della comunicazione e dell'informazione permettono un approccio innovativo alla gestione della sicurezza, che si basa sulla evoluzione degli strumenti per il monitoraggio ambientale e l'interazione dei cittadini. Questo risulta molto importante anche all'interno delle aree industriali che spesso presentano un'alta concentrazione di diverse tipologie di operazioni di produzione, che sono fonte di rischi antropici. Per questa ragione la Smart Public Safety sta ricevendo una crescente attenzione da parte dell'industria, della ricerca e delle autorità. Inoltre, a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, queste aree potrebbero essere soggette a eventi di rischio con una maggiore probabilità rispetto al passato.
Smart Emergency Logistics: modelli e strumenti per supportare le decisioni in contesti di emergenza
Marco Simonetti;Giuseppe Confessore
2016
Abstract
Le perdite economiche causate da disastri ambientali continuano a crescere, costando sempre di più alla società civile. Secondo il report sui rischi naturali pubblicato nel 2012 dall'OECD - Organisation for Economic Co-operation and Development, nel solo 2011 i costi derivanti da queste situazioni sono stimati a 380 miliardi di dollari. I disastri naturali e quelli antropici sono molte volte collegati tra loro in situazioni multi-livello o multi-rischio cioè dove una catastrofe naturale può essere la causa scatenante di un'ulteriore rischio (sia esso ambientale o industriale). Il report dell'OECD sottolinea inoltre come per far fronte a queste situazioni si sta sviluppando una forte richiesta di sistemi che puntano a recepire dati dagli ambienti circostanti, armonizzali, standardizzarli e che puntano ad applicare metodologie tipiche del data mining (manipolazione di grandi quantità di attraverso operazioni automatiche o semi-automatiche) anche ai cosiddetti "Big Data", termine di recente che sta entrando nel lessico comune. Le tecnologie della comunicazione e dell'informazione permettono un approccio innovativo alla gestione della sicurezza, che si basa sulla evoluzione degli strumenti per il monitoraggio ambientale e l'interazione dei cittadini. Questo risulta molto importante anche all'interno delle aree industriali che spesso presentano un'alta concentrazione di diverse tipologie di operazioni di produzione, che sono fonte di rischi antropici. Per questa ragione la Smart Public Safety sta ricevendo una crescente attenzione da parte dell'industria, della ricerca e delle autorità. Inoltre, a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, queste aree potrebbero essere soggette a eventi di rischio con una maggiore probabilità rispetto al passato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.