De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio: il Compendium di Anastasius de Valle Quietis e Constantius a Monte Laboris Il De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio (1602) fu il punto di partenza della moderna Storia delle Biblioteche. Le influenze di questa operetta sulla coscienza erudita e intellettuale del tempo furono molteplici: essa ispirò Federico Borromeo per le caratteristiche che volle dare alla Biblioteca Ambrosiana, ed egualmente influenzò Gabriel Naudè nella stesura del suo Advis pour dresser une bibliotheque. Le ragioni dell'importanza del Syntagma sono da ricercare nelle innovazioni metodologiche e concettuali che Lipsio introdusse e che diedero i fondamenti alla Storia delle Biblioteche. Il fiammingo operò una profonda analisi critica e filologica delle fonti, ordinandole e confrontandole con metodo scientifico. All'interno del trattatello, inoltre, il dotto presentò una idea altamente innovativa di biblioteca ideale, rappresentata dal Museo di Alessandria con le sue caratteristiche di universalità e libertà di pensiero e di espressione. Le edizioni dei due compendia di tale trattatello, dapprima quella di Anastasius de Valle Quietis (1617), poi quella di Constantius a Monte Laboris (1628) rappresentano una buona occasione per comprendere il grado di comprensione e interpretazione che il pubblico contemporaneo raggiunse riguardo al Syntagma. L'analisi dei compendia rivela che molte delle innovazioni lipsiane furono ben comprese dai lettori, e che fin dall'inizio fu riconosciuto il giusto valore del libello.

De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio. Il Compendium di Anastasius de Valle Quietis e la Descriptio di Constantius a Monte Laboris

Baldi D
2015

Abstract

De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio: il Compendium di Anastasius de Valle Quietis e Constantius a Monte Laboris Il De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio (1602) fu il punto di partenza della moderna Storia delle Biblioteche. Le influenze di questa operetta sulla coscienza erudita e intellettuale del tempo furono molteplici: essa ispirò Federico Borromeo per le caratteristiche che volle dare alla Biblioteca Ambrosiana, ed egualmente influenzò Gabriel Naudè nella stesura del suo Advis pour dresser une bibliotheque. Le ragioni dell'importanza del Syntagma sono da ricercare nelle innovazioni metodologiche e concettuali che Lipsio introdusse e che diedero i fondamenti alla Storia delle Biblioteche. Il fiammingo operò una profonda analisi critica e filologica delle fonti, ordinandole e confrontandole con metodo scientifico. All'interno del trattatello, inoltre, il dotto presentò una idea altamente innovativa di biblioteca ideale, rappresentata dal Museo di Alessandria con le sue caratteristiche di universalità e libertà di pensiero e di espressione. Le edizioni dei due compendia di tale trattatello, dapprima quella di Anastasius de Valle Quietis (1617), poi quella di Constantius a Monte Laboris (1628) rappresentano una buona occasione per comprendere il grado di comprensione e interpretazione che il pubblico contemporaneo raggiunse riguardo al Syntagma. L'analisi dei compendia rivela che molte delle innovazioni lipsiane furono ben comprese dai lettori, e che fin dall'inizio fu riconosciuto il giusto valore del libello.
2015
Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico - ISMA - Sede Montelibretti
De Bibliothecis Syntagma
Giusto Lipsio
Federico Borromeo
Gabriel Naudè
Anastasius de Valle Quietis
Constantius a Monte Laboris
Johann Joachim von Rusdorf
Giovanni Tuilio
Storia delle Biblioteche
Bibli
Biblioteca Alessandrina
Antiquaria
Archeologia
Topografia di Roma
Roma.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/315750
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