Mind the Gap - Mappare le competenze per orientare l'azione formativa.Le organizzazioni che fanno delle competenze il loro punto di forza, possiedono il vantaggio di massimizzare le opportunità future di successo: lo sviluppo di un sistema dinamico di mappatura delle competenze diventa una condizione indispensabile per gestire i cambiamenti e i bisogni interni a un'organizzazione.Le competenze di cui si avvale un'organizzazione rappresentano quei cluster di conoscenze, skills e attitudini che il lavoratore investe nella propria attività e nello svolgimento del proprio ruolo. Sono le competenze a determinare le performance professionali e, migliorando le competenze con training adeguati, si avrà una ricaduta positiva sui risultati dell'organizzazione. Pertanto, un'organizzazione, per rafforzare il proprio processo di crescita, diventare maggiormente competitiva e potenziare le condizioni di sostenibilità, deve avvalersi di una mappa completa e aggiornata delle competenze in essa presenti e per ottenere ciò, si rivela di grande utilità l'applicazione di un modello di analisi e gestione delle competenze interne che sia caratterizzato da:1. un orientamento al decision making e non alla semplice raccolta di dati;2. un utilizzo dei risultati teso alla compensazione dei gap con interventi adeguati;3. una diffusa responsabilizzazione alla partecipazione per ottenere risultati attendibili;4. un'efficace comunicazione interna ed esterna degli esiti del rilevamento.Un modello di questo tipo rappresenta un'esigenza che verrà espressa con forza nella futura ISO 9001:2015, le cui anticipazioni dichiarano come una buona mappatura delle competenze sia in grado di supportare l'empowerment del personale già impiegato, poiché permette di rilevare i livelli di competenza e le lacune di conoscenza esistenti, per avviare così due tipi di azioni complementari:1. pianificare interventi di formazione adeguati a colmare i gap2. far emergere all'interno dell'organizzazione figure esperte in specifici ambiti tematici da impiegare come formatori nei training programmatiInfatti, è ancora la versione draft della principale norma sulla qualità delle organizzazioni che specifica come le competenze mappate vadano mantenute, migliorate, protette e messe a disposizione se necessario. La norma dice chiaramente che l'organizzazione deve:odeterminare le competenze necessarie al personale per svolgere il proprio ruolo;oassicurarsi che il personale sia competente sulla base di un'adeguata istruzione, formazione ed esperienza professionale;ointraprendere, quando necessario, azioni per acquisire le competenze necessarie e valutare l'efficacia di tali azioni;odocumentare le competenze possedute al proprio interno.Il progetto Mind the Gap punta proprio a soddisfare questa esigenza: formulare un modello di analisi che conduca alla progettazione e sviluppo di uno strumento impiegato per la mappatura delle competenze tecnico-specialistiche interne all'ente, al fine di soddisfare i seguenti obiettivi:- dare evidenza all'interno e all'esterno dell'ente del patrimonio conoscitivo di cui è portatore- individuare i gap di competenza per ruolo professionale e ambito scientifico- progettare interventi formativi conformi ai bisogni emergenti- dare risalto alle competenze di alto livello in essere al fine di impiegare risorse interne come esperti di contenutoTale modello andrà ad inserirsi e non potrà prescindere dalle iniziative attualmente in corso nel nostro ente. Infatti, il CNR ha formalizzato, all'interno dei suoi regolamenti, un sistema di classificazione delle competenze disciplinari. Tale sistema espone le linee guida della procedura di verifica e revisione delle aree disciplinari e dei settori tecnologici attuata dal CNR, allo scopo di individuare aree disciplinari omogenee per dar luogo ad una serie di attività: commissioni di concorso per assunzioni e avanzamenti del personale; organizzazione dei Panel di valutazione degli Istituti, ecc.Nell'anno 2004 il CNR ha recepito il sistema di classificazione delle competenze elaborato per il sistema universitario (DM 23/12/1999). Solo successivamente sono stati individuati dei settori scientifico-disciplinari specifici del CNR ed è stato introdotto un livello intermedio di raggruppamento di competenza, portando a tre i livelli di classificazione. Ogni livello di classificazione delle competenze poi viene formalmente utilizzato per specifiche finalità. Ad esempio il livello 1 (16 aree) è utilizzato per individuare i "garanti" per la selezione dei potenziali componenti di commissioni di concorso e per comporre i panel generali di valutazione; il livello 2 (29+121 aree disciplinari) è utilizzato per l'articolazione dei bandi di assunzione, per la programmazione dell'attività, per creare i panel di valutazione degli Istituti e per i concorsi di avanzamento.

Mind the Gap - Mappare le competenze per orientare l'azione formativa

Elisabetta Vallarino;Ciro Ivan Orefice;Michela La Ferla
2015

Abstract

Mind the Gap - Mappare le competenze per orientare l'azione formativa.Le organizzazioni che fanno delle competenze il loro punto di forza, possiedono il vantaggio di massimizzare le opportunità future di successo: lo sviluppo di un sistema dinamico di mappatura delle competenze diventa una condizione indispensabile per gestire i cambiamenti e i bisogni interni a un'organizzazione.Le competenze di cui si avvale un'organizzazione rappresentano quei cluster di conoscenze, skills e attitudini che il lavoratore investe nella propria attività e nello svolgimento del proprio ruolo. Sono le competenze a determinare le performance professionali e, migliorando le competenze con training adeguati, si avrà una ricaduta positiva sui risultati dell'organizzazione. Pertanto, un'organizzazione, per rafforzare il proprio processo di crescita, diventare maggiormente competitiva e potenziare le condizioni di sostenibilità, deve avvalersi di una mappa completa e aggiornata delle competenze in essa presenti e per ottenere ciò, si rivela di grande utilità l'applicazione di un modello di analisi e gestione delle competenze interne che sia caratterizzato da:1. un orientamento al decision making e non alla semplice raccolta di dati;2. un utilizzo dei risultati teso alla compensazione dei gap con interventi adeguati;3. una diffusa responsabilizzazione alla partecipazione per ottenere risultati attendibili;4. un'efficace comunicazione interna ed esterna degli esiti del rilevamento.Un modello di questo tipo rappresenta un'esigenza che verrà espressa con forza nella futura ISO 9001:2015, le cui anticipazioni dichiarano come una buona mappatura delle competenze sia in grado di supportare l'empowerment del personale già impiegato, poiché permette di rilevare i livelli di competenza e le lacune di conoscenza esistenti, per avviare così due tipi di azioni complementari:1. pianificare interventi di formazione adeguati a colmare i gap2. far emergere all'interno dell'organizzazione figure esperte in specifici ambiti tematici da impiegare come formatori nei training programmatiInfatti, è ancora la versione draft della principale norma sulla qualità delle organizzazioni che specifica come le competenze mappate vadano mantenute, migliorate, protette e messe a disposizione se necessario. La norma dice chiaramente che l'organizzazione deve:odeterminare le competenze necessarie al personale per svolgere il proprio ruolo;oassicurarsi che il personale sia competente sulla base di un'adeguata istruzione, formazione ed esperienza professionale;ointraprendere, quando necessario, azioni per acquisire le competenze necessarie e valutare l'efficacia di tali azioni;odocumentare le competenze possedute al proprio interno.Il progetto Mind the Gap punta proprio a soddisfare questa esigenza: formulare un modello di analisi che conduca alla progettazione e sviluppo di uno strumento impiegato per la mappatura delle competenze tecnico-specialistiche interne all'ente, al fine di soddisfare i seguenti obiettivi:- dare evidenza all'interno e all'esterno dell'ente del patrimonio conoscitivo di cui è portatore- individuare i gap di competenza per ruolo professionale e ambito scientifico- progettare interventi formativi conformi ai bisogni emergenti- dare risalto alle competenze di alto livello in essere al fine di impiegare risorse interne come esperti di contenutoTale modello andrà ad inserirsi e non potrà prescindere dalle iniziative attualmente in corso nel nostro ente. Infatti, il CNR ha formalizzato, all'interno dei suoi regolamenti, un sistema di classificazione delle competenze disciplinari. Tale sistema espone le linee guida della procedura di verifica e revisione delle aree disciplinari e dei settori tecnologici attuata dal CNR, allo scopo di individuare aree disciplinari omogenee per dar luogo ad una serie di attività: commissioni di concorso per assunzioni e avanzamenti del personale; organizzazione dei Panel di valutazione degli Istituti, ecc.Nell'anno 2004 il CNR ha recepito il sistema di classificazione delle competenze elaborato per il sistema universitario (DM 23/12/1999). Solo successivamente sono stati individuati dei settori scientifico-disciplinari specifici del CNR ed è stato introdotto un livello intermedio di raggruppamento di competenza, portando a tre i livelli di classificazione. Ogni livello di classificazione delle competenze poi viene formalmente utilizzato per specifiche finalità. Ad esempio il livello 1 (16 aree) è utilizzato per individuare i "garanti" per la selezione dei potenziali componenti di commissioni di concorso e per comporre i panel generali di valutazione; il livello 2 (29+121 aree disciplinari) è utilizzato per l'articolazione dei bandi di assunzione, per la programmazione dell'attività, per creare i panel di valutazione degli Istituti e per i concorsi di avanzamento.
2015
Istituto di Biofisica - IBF
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
formazione
competenze
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Descrizione: Mind the Gap - Mappare le competenze per orientare l'azione formativa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/316064
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