Giorgio Torraca ha rappresentato uno dei primi esempi di scienziato capace di interloquire con altre figure sia tecniche che umanistiche nell'ambito della disciplina della conservazione dei beni culturali. Nella sua attività ha sempre lavorato per coniugare i diversi aspetti che si devono affrontare durante la fase di ricerca propedeutica al progetto conservativo, cercando di interagire con le varie figure professionali coinvolte nello studio. Dal dialogo era convinto ne scaturisse un'ampia conoscenza come fusione di diverse culture che potessero portare a una visione condivisa per la tutela di un bene culturale, anche attraverso la definizione di quella che lui chiamava la "cartella clinica" di un bene mobile o immobile come strumento utile per il controllo e la manutenzione. Forte oppositore della diagnostica fine a se stessa, ha applicato le metodologie scientifiche per ottenere risposte utili all'architetto, l'archeologo, lo storico, il restauratore e agli ingegneri. Un classico esempio è stato lo studio delle malte e degli intonaci su diversi cantieri da lui affrontati, come elemento d'indagine analitica non solo utile al diagnosta. Quest'attività lavorativa, che ha perseguito durante tutta la sua vita, è stata filo conduttore di formazione in diversi Istituti di ricerca, sia italiani che stranieri, distribuendo con assoluta generosità scientifica il suo sapere. Approccio fondamentale nello studio degli intonaci e delle malte fu la convinzione che essi fossero un'importante fonte d'informazione storico-conservativa dell'edificio, così come gli intonaci dovessero essere considerati la "pelle" del monumento dove si potevano osservare i primi segni di sofferenza, per definirne lo stato di salute e le condizioni generali del "paziente". Alcuni esempi di studi affrontati sono riportati con lo scopo di rilevare la metodologia di lavoro comune e condiviso, nell'attenta considerazione della struttura e storia di un monumento per la definizione di equilibrati interventi, nel rispetto delle informazioni e della conoscenza di un manufatto.

Lo studio delle malte antiche per la formazione multidisciplinare: insegnamenti ed eredità di Giorgio Torraca

C Bartolomucci;
2015

Abstract

Giorgio Torraca ha rappresentato uno dei primi esempi di scienziato capace di interloquire con altre figure sia tecniche che umanistiche nell'ambito della disciplina della conservazione dei beni culturali. Nella sua attività ha sempre lavorato per coniugare i diversi aspetti che si devono affrontare durante la fase di ricerca propedeutica al progetto conservativo, cercando di interagire con le varie figure professionali coinvolte nello studio. Dal dialogo era convinto ne scaturisse un'ampia conoscenza come fusione di diverse culture che potessero portare a una visione condivisa per la tutela di un bene culturale, anche attraverso la definizione di quella che lui chiamava la "cartella clinica" di un bene mobile o immobile come strumento utile per il controllo e la manutenzione. Forte oppositore della diagnostica fine a se stessa, ha applicato le metodologie scientifiche per ottenere risposte utili all'architetto, l'archeologo, lo storico, il restauratore e agli ingegneri. Un classico esempio è stato lo studio delle malte e degli intonaci su diversi cantieri da lui affrontati, come elemento d'indagine analitica non solo utile al diagnosta. Quest'attività lavorativa, che ha perseguito durante tutta la sua vita, è stata filo conduttore di formazione in diversi Istituti di ricerca, sia italiani che stranieri, distribuendo con assoluta generosità scientifica il suo sapere. Approccio fondamentale nello studio degli intonaci e delle malte fu la convinzione che essi fossero un'importante fonte d'informazione storico-conservativa dell'edificio, così come gli intonaci dovessero essere considerati la "pelle" del monumento dove si potevano osservare i primi segni di sofferenza, per definirne lo stato di salute e le condizioni generali del "paziente". Alcuni esempi di studi affrontati sono riportati con lo scopo di rilevare la metodologia di lavoro comune e condiviso, nell'attenta considerazione della struttura e storia di un monumento per la definizione di equilibrati interventi, nel rispetto delle informazioni e della conoscenza di un manufatto.
2015
Istituto per le Tecnologie della Costruzione - ITC
diagnostica
malte antiche
conservazione
architettura storica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/317202
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