Tra le aree ancora non del tutto disnaturali a nord-ovest della città di Napoli si trovano due aree che dal punto di vista biologico manifestano una naturalità e omogeneità ambientale: la Selva di Chiaiano e il Vallone di San Rocco, aree a cui è avvicinabile ambientalmente il Bosco di Capodimonte. La Selva di Chiaiano ed il Vallone di S. Rocco insieme al Bosco di Capodimonte e il bosco dei Camaldoli possono essere floristicamente identificate come foresta mediterranea sempreverde. A fronte della complessità della conurbazione urbana queste aree naturali rappresentano unitamente al sistema delle altre aree naturali che va dal litorale flegreo alla collina di Capodimonte l'infrastruttura verde, indispensabile per garantire la conservazione della biodiversità degli habitat naturali della nascente città metropolitana di Napoli. A fronte della complessità del sistema delle aree naturali che cingono la città storica, diventa indispensabile strutturare le reti ecologiche sulla conoscenza della biologia delle specie biotiche e sull'integrazione della conservazione della biodiversità con le esigenze economiche e sociali delle comunità locali, così da fornire servizi eco sistemici sia alla biodiversità, consolidando le tradizionali politiche di conservazione della natura, sia alle attività antropiche.
Capodimonte:patrimonio di biodiversità naturale e culturale
Clelia Cirillo;Raffaela Esposito;Giovanna Acampora;Marina Russo;Barbara Bertoli
2016
Abstract
Tra le aree ancora non del tutto disnaturali a nord-ovest della città di Napoli si trovano due aree che dal punto di vista biologico manifestano una naturalità e omogeneità ambientale: la Selva di Chiaiano e il Vallone di San Rocco, aree a cui è avvicinabile ambientalmente il Bosco di Capodimonte. La Selva di Chiaiano ed il Vallone di S. Rocco insieme al Bosco di Capodimonte e il bosco dei Camaldoli possono essere floristicamente identificate come foresta mediterranea sempreverde. A fronte della complessità della conurbazione urbana queste aree naturali rappresentano unitamente al sistema delle altre aree naturali che va dal litorale flegreo alla collina di Capodimonte l'infrastruttura verde, indispensabile per garantire la conservazione della biodiversità degli habitat naturali della nascente città metropolitana di Napoli. A fronte della complessità del sistema delle aree naturali che cingono la città storica, diventa indispensabile strutturare le reti ecologiche sulla conoscenza della biologia delle specie biotiche e sull'integrazione della conservazione della biodiversità con le esigenze economiche e sociali delle comunità locali, così da fornire servizi eco sistemici sia alla biodiversità, consolidando le tradizionali politiche di conservazione della natura, sia alle attività antropiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.