Nello studio di problematiche ambientali, legate ad esempio a situazioni di siti inquinati da idrocarburi, spesso si richiede il monitoraggio della distribuzione spaziale dell'inquinante e l'individuazione di vie preferenziali di deflusso dello stesso nel sottosuolo. Le proprietà fisiche dei materiali costituenti il sottosuolo sono significativamente influenzate dalla presenza dell'inquinante nei pori e nelle fessure e dalle proprietà chimiche dell'inquinante stesso. Di fatto le correlazioni esistenti tra parametri idrogeologici, quali la porosità e le proprietà fisiche di un mezzo poroso costituiscono uno strumento efficace per studiare, attraverso l'utilizzo di indagini geofisiche non invasive, la distribuzione spaziale dell'inquinante nei suoli. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di determinare la presenza di inquinanti, la distribuzione spaziale, la quantità e quale potrebbe essere la sua migrazione in funzione del tempo. In questo lavoro viene presa in considerazione la possibilità offerta dalla metodologia geofisica denominata ERT (Electrical Resistivity Tomography) nell'individuare e mappare la presenza di idrocarburi nel sottosuolo. A questo scopo viene presentata un applicazione di tale metodologia nei pressi di un distributore (dismesso) di carburante.
Caratterizzazione Geofisica di un sito inquinato da idrocarburi
De Giorgi L;Leucci G
2016
Abstract
Nello studio di problematiche ambientali, legate ad esempio a situazioni di siti inquinati da idrocarburi, spesso si richiede il monitoraggio della distribuzione spaziale dell'inquinante e l'individuazione di vie preferenziali di deflusso dello stesso nel sottosuolo. Le proprietà fisiche dei materiali costituenti il sottosuolo sono significativamente influenzate dalla presenza dell'inquinante nei pori e nelle fessure e dalle proprietà chimiche dell'inquinante stesso. Di fatto le correlazioni esistenti tra parametri idrogeologici, quali la porosità e le proprietà fisiche di un mezzo poroso costituiscono uno strumento efficace per studiare, attraverso l'utilizzo di indagini geofisiche non invasive, la distribuzione spaziale dell'inquinante nei suoli. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di determinare la presenza di inquinanti, la distribuzione spaziale, la quantità e quale potrebbe essere la sua migrazione in funzione del tempo. In questo lavoro viene presa in considerazione la possibilità offerta dalla metodologia geofisica denominata ERT (Electrical Resistivity Tomography) nell'individuare e mappare la presenza di idrocarburi nel sottosuolo. A questo scopo viene presentata un applicazione di tale metodologia nei pressi di un distributore (dismesso) di carburante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.