Un'indagine preliminare sull'inquinamento indoor è stata condotta a Ouargla, Algeria, nell'autunno-inverno 2014. La città (125000 abitanti, sede universitaria e di attività di estrazione, raffinazione e trasformazione del petrolio) è in un'oasi ricca di coltivazioni tipiche della regione sahariana. Ambienti interni diversi sono stati esaminati presso l'università, l'ospedale, una scuola e un'abitazione. Oltre ai contaminanti organici gassosi, lo studio si è concentrato sulla frazione organica delle polveri di deposizione. Queste sono state caratterizzate per il contenuto di n-alcani, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e composti polari (sostanze psicotrope, ftalati). Operativamente, le polveri sono state raccolte con batuffoli di cotone (preventivamente lavato con diclorometano e asciugato) da superfici pari a 0.50 m2, dopo tre intervalli temporali diversi (6, 15 e 30 giorni), sigillate e custodite a 4-5°C. Successivamente sono state estratte in bagno ultrasonico con solvente (diclorometano e acetone, 4:1), separate in tre frazioni di polarità crescente e processate in gascromatografia-spettrometria di massa. I risultati, riassunti in Figura 1, mostrano un'ampia variabilità del contenuto organico nei siti e nei periodi esaminati. Gli alcani e gli IPA erano mediamente più abbondanti nell'abitazione, la nicotina nell'ospedale, la caffeina nella scuola. In valori assoluti, gli alcani erano due ordini di grandezza maggiori delle altre classi di composti. I risultati di una successiva indagine, condotta in un'altra stagione, serviranno a chiarire gli andamenti stagionali e la natura delle sorgenti emissive.
Polveri di deposizione indoor a Ouargla, Algeria
Angelo Cecinato;Catia Balducci;
2016
Abstract
Un'indagine preliminare sull'inquinamento indoor è stata condotta a Ouargla, Algeria, nell'autunno-inverno 2014. La città (125000 abitanti, sede universitaria e di attività di estrazione, raffinazione e trasformazione del petrolio) è in un'oasi ricca di coltivazioni tipiche della regione sahariana. Ambienti interni diversi sono stati esaminati presso l'università, l'ospedale, una scuola e un'abitazione. Oltre ai contaminanti organici gassosi, lo studio si è concentrato sulla frazione organica delle polveri di deposizione. Queste sono state caratterizzate per il contenuto di n-alcani, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e composti polari (sostanze psicotrope, ftalati). Operativamente, le polveri sono state raccolte con batuffoli di cotone (preventivamente lavato con diclorometano e asciugato) da superfici pari a 0.50 m2, dopo tre intervalli temporali diversi (6, 15 e 30 giorni), sigillate e custodite a 4-5°C. Successivamente sono state estratte in bagno ultrasonico con solvente (diclorometano e acetone, 4:1), separate in tre frazioni di polarità crescente e processate in gascromatografia-spettrometria di massa. I risultati, riassunti in Figura 1, mostrano un'ampia variabilità del contenuto organico nei siti e nei periodi esaminati. Gli alcani e gli IPA erano mediamente più abbondanti nell'abitazione, la nicotina nell'ospedale, la caffeina nella scuola. In valori assoluti, gli alcani erano due ordini di grandezza maggiori delle altre classi di composti. I risultati di una successiva indagine, condotta in un'altra stagione, serviranno a chiarire gli andamenti stagionali e la natura delle sorgenti emissive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


