L'Appia Antica, ha caratterizzato e a tratti caratterizza ancora oggi, i paesaggi del Lazio,della Campania e della Puglia. Partendo da Roma, precisamente da Porta Capena, antica porta della murazione repubblicana, la strada proseguì il suo cammino sulla rettificazione di una strada preesistente, la via Albana che da Roma conduceva ai Colli Albani. Nel primo grande segmento da Roma a Terracina, venne realizzato un rettifilo di 90 Km, che alternando terrapieni a poderosi terrazzamenti, scavalcava i Colli Albani e superando la Pianura Pontina raggiungeva la costa tirrenica a Terracina. Uscita da questa colonia marittima la strada seguiva un difficile percorso collinare scavalcando il Monte Sant'Angelo, sulla cui cima sorgeva il tempio di Giove Anxur e discendendo nel versante opposto del monte, raggiungeva la Piana di Fondi. Questo difficile valico venne modificato per volere dell'Imperatore Traiano (98-117 d.C) che ordinò il taglio della rupe del Pisco Montano consentendo alla strada di passare in prossimità della costa. Da Terracina la Via Appia imboccava la piana e attraversandola con un lungo rettilineo raggiungeva la cittadina di Fondi. Il cammino per Capua procedeva per le impervie gole dei Monti Aurunci raggiungendo il litorale a Formia e procedendo verso la Campania Felix. Dopo aver attraversato l'ager Falernus, la Via Appia riunendosi alla Via Latina in un'ansa del Volturno, raggiungeva Casilinum il porto fluviale di Capua; attraversato il fiume mediante un grande ponte, puntando in rettilineo sulla porta occidentale di Capua arrivava al capolinea. Da questa città la Via Appia, in una seconda fase, proseguendo per Benevento raggiunse nel 190 a.C Brindisi, il più importante porto marittimo che collegava la Roma Imperiale alla Grecia e all'Oriente.

Il paesaggio dell'Appia Antica fra natura e architettura

Cirillo Clelia;Acampora Giovanna;Russo Marina;
2015

Abstract

L'Appia Antica, ha caratterizzato e a tratti caratterizza ancora oggi, i paesaggi del Lazio,della Campania e della Puglia. Partendo da Roma, precisamente da Porta Capena, antica porta della murazione repubblicana, la strada proseguì il suo cammino sulla rettificazione di una strada preesistente, la via Albana che da Roma conduceva ai Colli Albani. Nel primo grande segmento da Roma a Terracina, venne realizzato un rettifilo di 90 Km, che alternando terrapieni a poderosi terrazzamenti, scavalcava i Colli Albani e superando la Pianura Pontina raggiungeva la costa tirrenica a Terracina. Uscita da questa colonia marittima la strada seguiva un difficile percorso collinare scavalcando il Monte Sant'Angelo, sulla cui cima sorgeva il tempio di Giove Anxur e discendendo nel versante opposto del monte, raggiungeva la Piana di Fondi. Questo difficile valico venne modificato per volere dell'Imperatore Traiano (98-117 d.C) che ordinò il taglio della rupe del Pisco Montano consentendo alla strada di passare in prossimità della costa. Da Terracina la Via Appia imboccava la piana e attraversandola con un lungo rettilineo raggiungeva la cittadina di Fondi. Il cammino per Capua procedeva per le impervie gole dei Monti Aurunci raggiungendo il litorale a Formia e procedendo verso la Campania Felix. Dopo aver attraversato l'ager Falernus, la Via Appia riunendosi alla Via Latina in un'ansa del Volturno, raggiungeva Casilinum il porto fluviale di Capua; attraversato il fiume mediante un grande ponte, puntando in rettilineo sulla porta occidentale di Capua arrivava al capolinea. Da questa città la Via Appia, in una seconda fase, proseguendo per Benevento raggiunse nel 190 a.C Brindisi, il più importante porto marittimo che collegava la Roma Imperiale alla Grecia e all'Oriente.
2015
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
via appia-campania settentrionale -paesaggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/324211
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