La progettazione molecolare e lo sviluppo di nuovi materiali e metodi, che siano eco-compatibili, sicuri, di lunga durata e, soprattutto, alternativi rispetto a quelli attualmente in uso, per la protezione delle superfici e l'inibizione della corrosione e del biodeterioramento rappresenta una risposta doverosa e necessaria alla richiesta di sicurezza non soltanto del Bene da tutelare ma anche dell'operatore della Conservazione e Restauro e dell'ambiente. La produzione di prodotti chimici sicuri ed efficaci, la progettazione di metodi di sintesi meno rischiosi sia per l'uomo che per l'ambiente e l'impiego di materie prime rinnovabili (prodotti agricoli o scarti di produzioni) sono alcuni dei principi della "chimica verde" su cui sono basate le nostre ricerche scientifiche. Da oltre un decennio, il nostro gruppo di ricerca si occupa di progettazione, sintesi e validazione di nuovi prodotti e/o formulazioni ecocompatibili e a bassa tossicità per la Conservazione ed il Restauro di manufatti del Patrimonio Culturale. In particolare le attività sono indirizzate alla ricerca di prodotti di origine naturale, opportunamente estratti da piante tipiche del territorio siciliano e/o provenienti da scarti di lavorazione industriale, per applicazioni come rivestimenti protettivi e/o inibitori di corrosione e/o biodeterioramento di superfici metalliche e lapidee. L'uso di estratti naturali di piante, aventi proprietà anticorrosive e/o biocide, costituisce un modo efficace ed eco-sostenibile per affrontare le problematiche di Conservazione e Restauro. Inoltre, la nanoveicolazione di questi prodotti consente di ottenere 'smart coatings' in cui realizzare sia l'assenza del contatto diretto del prodotto con l'operatore sia il suo rilascio controllato e graduale sulla superficie. L'efficacia dei derivati naturali, prodotti sotto forma di rivestimenti o film sottili, viene valutata mediante tecniche di analisi di superficie, quali spettroscopia di fotoemissione indotta da raggi X (XPS) e microscopia a scansione di elettroni (SEM-EDS), e tecniche elettrochimiche, quali polarizzazione potenziodinamica e spettroscopia di impedenza elettrochimica (EIS). L'ambiente corrosivo è quello tipicamente marino (corrosione per attacco di cloruri) e quello derivante dall'inquinamento tipico di un'atmosfera urbana (corrosione da piogge acide). Prospettive di queste attività di ricerca riguardano l'applicazione di questi prodotti anche a manufatti metallici di interesse industriale, soprattutto nel caso di leghe di acciaio e di leghe leggere di alluminio per costruzioni navali.

Materiali e soluzioni ecosostenibili per la conservazione del patrimonio culturale e la protezione di materiali di interesse industriale

Maria Pia Casaletto;Antonella Privitera;
2016

Abstract

La progettazione molecolare e lo sviluppo di nuovi materiali e metodi, che siano eco-compatibili, sicuri, di lunga durata e, soprattutto, alternativi rispetto a quelli attualmente in uso, per la protezione delle superfici e l'inibizione della corrosione e del biodeterioramento rappresenta una risposta doverosa e necessaria alla richiesta di sicurezza non soltanto del Bene da tutelare ma anche dell'operatore della Conservazione e Restauro e dell'ambiente. La produzione di prodotti chimici sicuri ed efficaci, la progettazione di metodi di sintesi meno rischiosi sia per l'uomo che per l'ambiente e l'impiego di materie prime rinnovabili (prodotti agricoli o scarti di produzioni) sono alcuni dei principi della "chimica verde" su cui sono basate le nostre ricerche scientifiche. Da oltre un decennio, il nostro gruppo di ricerca si occupa di progettazione, sintesi e validazione di nuovi prodotti e/o formulazioni ecocompatibili e a bassa tossicità per la Conservazione ed il Restauro di manufatti del Patrimonio Culturale. In particolare le attività sono indirizzate alla ricerca di prodotti di origine naturale, opportunamente estratti da piante tipiche del territorio siciliano e/o provenienti da scarti di lavorazione industriale, per applicazioni come rivestimenti protettivi e/o inibitori di corrosione e/o biodeterioramento di superfici metalliche e lapidee. L'uso di estratti naturali di piante, aventi proprietà anticorrosive e/o biocide, costituisce un modo efficace ed eco-sostenibile per affrontare le problematiche di Conservazione e Restauro. Inoltre, la nanoveicolazione di questi prodotti consente di ottenere 'smart coatings' in cui realizzare sia l'assenza del contatto diretto del prodotto con l'operatore sia il suo rilascio controllato e graduale sulla superficie. L'efficacia dei derivati naturali, prodotti sotto forma di rivestimenti o film sottili, viene valutata mediante tecniche di analisi di superficie, quali spettroscopia di fotoemissione indotta da raggi X (XPS) e microscopia a scansione di elettroni (SEM-EDS), e tecniche elettrochimiche, quali polarizzazione potenziodinamica e spettroscopia di impedenza elettrochimica (EIS). L'ambiente corrosivo è quello tipicamente marino (corrosione per attacco di cloruri) e quello derivante dall'inquinamento tipico di un'atmosfera urbana (corrosione da piogge acide). Prospettive di queste attività di ricerca riguardano l'applicazione di questi prodotti anche a manufatti metallici di interesse industriale, soprattutto nel caso di leghe di acciaio e di leghe leggere di alluminio per costruzioni navali.
2016
Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati - ISMN
Materiali Ecosostenibili; Conservazione; Metalli; Patrimonio Culturale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/324660
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