Negli ultimi due decenni, l'applicazione della filtrazione attraverso membrane ai processi di depurazione a fanghi attivi, con la messa a punto dei bioreattori a membrana (Membrane BioReactors MBR), ha costituito senza dubbio il principale aspetto innovativo in questo settore. Tuttavia le membrane sintetiche, benché altamente efficienti, hanno mostrato alcuni punti deboli, principalmente legati al loro sporcamento e alle conseguenti esigenze di manutenzione periodica. In questo contesto, l'utilizzo dei sistemi di filtrazione di superficie basati sull'adozione di membrane si è evoluto nella concettualizzazione dei Self Forming Dynamic Membrane BioReactors (SFD MBR, bioreattori a membrana dinamica). La principale caratteristica di questi sistemi è la formazione di uno strato biologico sostenuto da una rete di materiale inerte, solitamente nylon o poliestere, avente una dimensione dei pori dell'ordine delle decine di micron (20÷100 ?m). Lo strato di materiale biologico, definito "cake", ha una capacità di filtrazione molto maggiore rispetto alla rete ed è quindi molto più selettivo, agendo così come elemento chiave del processo di filtrazione. Questa tecnologia permette di ottenere ottime performance di rimozioni dei solidi e della sostanza organica a costi di esercizio e di investimento nettamente inferiori a quelli dei tradizionali MBR. L'IRSA svolge attività sperimentali mirate ad approfondire le conoscenze di questa tecnologia e ad ottimizzarne le condizioni di processo.
Processi non-convenzionali per la filtrazione di superficie delle acque reflue: Self Forming Dynamic Membrane Bioreactor (SFD MBR).
Vergine P;Berardi G;Salerno C;Pollice A
2016
Abstract
Negli ultimi due decenni, l'applicazione della filtrazione attraverso membrane ai processi di depurazione a fanghi attivi, con la messa a punto dei bioreattori a membrana (Membrane BioReactors MBR), ha costituito senza dubbio il principale aspetto innovativo in questo settore. Tuttavia le membrane sintetiche, benché altamente efficienti, hanno mostrato alcuni punti deboli, principalmente legati al loro sporcamento e alle conseguenti esigenze di manutenzione periodica. In questo contesto, l'utilizzo dei sistemi di filtrazione di superficie basati sull'adozione di membrane si è evoluto nella concettualizzazione dei Self Forming Dynamic Membrane BioReactors (SFD MBR, bioreattori a membrana dinamica). La principale caratteristica di questi sistemi è la formazione di uno strato biologico sostenuto da una rete di materiale inerte, solitamente nylon o poliestere, avente una dimensione dei pori dell'ordine delle decine di micron (20÷100 ?m). Lo strato di materiale biologico, definito "cake", ha una capacità di filtrazione molto maggiore rispetto alla rete ed è quindi molto più selettivo, agendo così come elemento chiave del processo di filtrazione. Questa tecnologia permette di ottenere ottime performance di rimozioni dei solidi e della sostanza organica a costi di esercizio e di investimento nettamente inferiori a quelli dei tradizionali MBR. L'IRSA svolge attività sperimentali mirate ad approfondire le conoscenze di questa tecnologia e ad ottimizzarne le condizioni di processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.