Oggi assistiamo ad un costante incremento delle patologie croniche, e a volte anche degenerative, dovuto al fatto che non riusciamo a compensare e a regolare gli insulti di infiammazione che provengono dall'ambiente esterno, tra cui il cibo, l'inquinamento e le sostanze tossiche, lo stress, e la ridotta attività fisica, che ci fa costantemente alterare il nostro istinto primitivo di autoconservazione ed il nostro sistema immunitario. In questo contesto ben s'inserisce un concetto che oggi viene utilizzato e considerato in molti contesti patologici, che è il microbiota: questo rappresenta l'insieme dei microorganismi che sono in prima linea nella difesa dell'organismo e che colonizzano le mucose di diversi organi, tra cui, la pelle, le vie respiratorie, le vie urinarie ed il più rappresentato, l'intestino. Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale non solo per la digestione degli alimenti, ma anche per l'omeostasi e la regolazione dell'intestino e del metabolismo glucidico e lipidico in generale e per il sistema serotoninergico. Alterazioni qualitative e quantitative del microbiota si definiscono disbiosi. E' dunque ormai ampiamente riconosciuto che una disbiosi porti ad un "cambio dello stato di salute" generale. Tra le patologie croniche-infiammatorie correlate alla disbiosi, la cui incidenza è in continuo incremento, ritroviamo l'obesità e l'insieme di patologie metaboliche e cardiovascolari che la caratterizzano, oltre ad i tumori, al diabete, alle patologie infiammatorie intestinali (IBS), alla celiachia, all'intolleranza al glutine, all'asma e alle allergie in genere. Le evidenze scientifiche infatti portano in risalto il concetto che esiste una differenza di microbiota intestinale tra soggetti sani e soggetti non sani (esempio tra soggetti magri ed obesi, tra soggetti diabetici e non) dando al microbiota un ruolo importante nella regolazione del metabolismo energetico, nella regolazione delle riserve di grasso, e anche nella regolazione immunitaria dell'organismo ospite. Questa relazione ha dunque lo scopo di portare in risalto i concetti chiave sulla base della bibliografia scientifica più aggiornata, dell'influenza del microbiota sulle patologie infiammatorie, per poter riconoscere, affrontare e curare uno stato di flogosi cronica, con l'impiego specifico della nutraceutica e del buon alimento sano, in accordo con una dieta sostenibile, nel rispetto dell'ambiente, della biodiversità e dell'ecosistema ponendo attenzione ai falsi miti e alla disinformazione e mantenendoci "free" da ciò che è nocivo per la nostra salute.
L'infiammazione sistemica: il ruolo del microbiota intestinale e della nutraceutica applicata.
ANDREINA BRUNO
2016
Abstract
Oggi assistiamo ad un costante incremento delle patologie croniche, e a volte anche degenerative, dovuto al fatto che non riusciamo a compensare e a regolare gli insulti di infiammazione che provengono dall'ambiente esterno, tra cui il cibo, l'inquinamento e le sostanze tossiche, lo stress, e la ridotta attività fisica, che ci fa costantemente alterare il nostro istinto primitivo di autoconservazione ed il nostro sistema immunitario. In questo contesto ben s'inserisce un concetto che oggi viene utilizzato e considerato in molti contesti patologici, che è il microbiota: questo rappresenta l'insieme dei microorganismi che sono in prima linea nella difesa dell'organismo e che colonizzano le mucose di diversi organi, tra cui, la pelle, le vie respiratorie, le vie urinarie ed il più rappresentato, l'intestino. Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale non solo per la digestione degli alimenti, ma anche per l'omeostasi e la regolazione dell'intestino e del metabolismo glucidico e lipidico in generale e per il sistema serotoninergico. Alterazioni qualitative e quantitative del microbiota si definiscono disbiosi. E' dunque ormai ampiamente riconosciuto che una disbiosi porti ad un "cambio dello stato di salute" generale. Tra le patologie croniche-infiammatorie correlate alla disbiosi, la cui incidenza è in continuo incremento, ritroviamo l'obesità e l'insieme di patologie metaboliche e cardiovascolari che la caratterizzano, oltre ad i tumori, al diabete, alle patologie infiammatorie intestinali (IBS), alla celiachia, all'intolleranza al glutine, all'asma e alle allergie in genere. Le evidenze scientifiche infatti portano in risalto il concetto che esiste una differenza di microbiota intestinale tra soggetti sani e soggetti non sani (esempio tra soggetti magri ed obesi, tra soggetti diabetici e non) dando al microbiota un ruolo importante nella regolazione del metabolismo energetico, nella regolazione delle riserve di grasso, e anche nella regolazione immunitaria dell'organismo ospite. Questa relazione ha dunque lo scopo di portare in risalto i concetti chiave sulla base della bibliografia scientifica più aggiornata, dell'influenza del microbiota sulle patologie infiammatorie, per poter riconoscere, affrontare e curare uno stato di flogosi cronica, con l'impiego specifico della nutraceutica e del buon alimento sano, in accordo con una dieta sostenibile, nel rispetto dell'ambiente, della biodiversità e dell'ecosistema ponendo attenzione ai falsi miti e alla disinformazione e mantenendoci "free" da ciò che è nocivo per la nostra salute.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.