L'osservazione dei danni provocati dai perni storici nei manufatti a ridotto spessore ci ha indirizzati a provare una tecnica utilizzata da secoli prevalentemente nell'assemblaggio delle tavole lignee: nei frammenti da ricomporre si eseguono due tagli contrapposti nei quali s' inserisce un'anima di collegamento fissata con mastice. Nel 2013 è iniziata la ricerca, presso il corso di Restauro dei materiali lapidei dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, per testare diverse soluzioni di assemblaggio con particolare attenzione ai litotipi di formazione sedimentaria. Nel corso di alcuni anni, abbiamo avuto modo di verificare su varie opere la validità di questo sistema che consente di mantenere le superfici di rottura pulite limitando l'incollaggio ai soli punti d'inserimento delle anime. Al posto dei fori eseguiti col trapano, si sono realizzati tagli utilizzando dischi a corona diamantata; negli alloggi così ottenuti si è inserita un'anima in acciaio la cui forma e dimensione variava a seconda delle esigenze. Per materiali particolarmente delicati il binomio acciaio-resina è stato inadeguato perché troppo 'forte'. E' stata quindi avviata, in collaborazione con l'Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici di Faenza (ISTEC), la sperimentazione di un sistema 'debole' basato sull'impiego di anime in geopolimero allettato con malte idrauliche o con malte geopolimeriche. Sono stati preparati una serie di campioni di anime con diverse formulazioni del materiale suddetto. La resistenza del prodotto geopolimerico è stata appositamente studiata in funzione d' interventi su materiali 'deboli' quali gesso, pietra arenaria degradata, marmi decoesi ecc. Lo scopo primo è stato quello di individuare una metodologia di ancoraggio che in caso di sollecitazione e conseguente cedimento, lasciasse, integro il materiale antico. I sistemi di assemblaggio 'forti' e 'deboli' sono stati comparati attraverso test meccanici effettuati presso il laboratorio CERTIMAC di Faenza. I risultati sono interessanti e aprono la strada ad applicazioni sia del sistema messo a punto sia dei compositi geopolimeri

L' ASSEMBLAGGIO DELLE LASTRE FRATTURATE MEDIANTE ANIME INSERITE IN TASCHE CONTRAPPOSTE, STUDIO DI SISTEMI FORTI E SISTEMI DEBOLI.

Sabrina Gualtieri;Elena Soragni;
2017

Abstract

L'osservazione dei danni provocati dai perni storici nei manufatti a ridotto spessore ci ha indirizzati a provare una tecnica utilizzata da secoli prevalentemente nell'assemblaggio delle tavole lignee: nei frammenti da ricomporre si eseguono due tagli contrapposti nei quali s' inserisce un'anima di collegamento fissata con mastice. Nel 2013 è iniziata la ricerca, presso il corso di Restauro dei materiali lapidei dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, per testare diverse soluzioni di assemblaggio con particolare attenzione ai litotipi di formazione sedimentaria. Nel corso di alcuni anni, abbiamo avuto modo di verificare su varie opere la validità di questo sistema che consente di mantenere le superfici di rottura pulite limitando l'incollaggio ai soli punti d'inserimento delle anime. Al posto dei fori eseguiti col trapano, si sono realizzati tagli utilizzando dischi a corona diamantata; negli alloggi così ottenuti si è inserita un'anima in acciaio la cui forma e dimensione variava a seconda delle esigenze. Per materiali particolarmente delicati il binomio acciaio-resina è stato inadeguato perché troppo 'forte'. E' stata quindi avviata, in collaborazione con l'Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici di Faenza (ISTEC), la sperimentazione di un sistema 'debole' basato sull'impiego di anime in geopolimero allettato con malte idrauliche o con malte geopolimeriche. Sono stati preparati una serie di campioni di anime con diverse formulazioni del materiale suddetto. La resistenza del prodotto geopolimerico è stata appositamente studiata in funzione d' interventi su materiali 'deboli' quali gesso, pietra arenaria degradata, marmi decoesi ecc. Lo scopo primo è stato quello di individuare una metodologia di ancoraggio che in caso di sollecitazione e conseguente cedimento, lasciasse, integro il materiale antico. I sistemi di assemblaggio 'forti' e 'deboli' sono stati comparati attraverso test meccanici effettuati presso il laboratorio CERTIMAC di Faenza. I risultati sono interessanti e aprono la strada ad applicazioni sia del sistema messo a punto sia dei compositi geopolimeri
2017
Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici - ISSMC (ex ISTEC)
sistemi di giunzione
anime geopolimeriche
restauro
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/327020
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact