Negli ultimi anni la tecnologica del multibeam nata per la mappatura batimetrica dei fondali, ha avuto un grande avanzamento tecnologico, sia per quanto riguarda le capacità risolutive (Digital Elevation Model), sia per la possibilità di registrare le ampiezze dei segnali diffratti dal fondo (backscatter) e le riflettività presenti lungo la colonna d'acqua (Water Column Data). La possibilità di associare a tali dati (DEM, backscatter e WCD) a tecniche di posizionamento in cinematico di alta precisione (RTK-PPK), ne conferisce uno strumento di misura ideale ed affidabile per il monitoraggio delle aree marino costiere e delle acque interne. Tale metodologia può essere utilizzata in differenti campi di applicazioni come ad es. la cartografia nautica, il monitoraggio di aree marine naturali (frane marine, subsidenza, faglie a fondo mare, erosione costiera ecc.) e antropizzate (aree portuali, sversamenti, attività di dragaggio, condotte, ecc.), così come per la caratterizzazione degli habitat fisici e naturali. Nell'ambito del Progetto Ritmare (www.ritmare.it) nel giugno 2013 e nel maggio 2016, sono state condotte delle attività di analisi e monitoraggio delle porzioni sommerse del delta del Po della Pila e del suo alveo fluviale con l'obiettivo di aggiornare le cartografie dei fondali, caratterizzarne i lineamenti morfologici sommersi, valutare le variazioni morfologiche occorse nel tempo e verificare l'intrusione del cuneo salino. I primi risultati hanno evidenziato come le porzioni sommerse marine e fluviali del Po della Pila siano ambienti estremamente dinamici, caratterizzati da variabilità morfologiche sia spaziali che temporali, sia a scala generale del rilievo che locale. Ad oggi la tecnica d'indagine acustica multibeam rappresentano il mezzo più valido ed efficace per il controllo e il monitoraggio di aree sommerse sia naturali che fortemente impattate e fornisce dati utili per una prima valutazione della pericolosità geologica sottomarina
Monitoraggio della foce Po mediante tecnologia multibeam: bathymetry, water column and backscatter data
Bosman A;
2017
Abstract
Negli ultimi anni la tecnologica del multibeam nata per la mappatura batimetrica dei fondali, ha avuto un grande avanzamento tecnologico, sia per quanto riguarda le capacità risolutive (Digital Elevation Model), sia per la possibilità di registrare le ampiezze dei segnali diffratti dal fondo (backscatter) e le riflettività presenti lungo la colonna d'acqua (Water Column Data). La possibilità di associare a tali dati (DEM, backscatter e WCD) a tecniche di posizionamento in cinematico di alta precisione (RTK-PPK), ne conferisce uno strumento di misura ideale ed affidabile per il monitoraggio delle aree marino costiere e delle acque interne. Tale metodologia può essere utilizzata in differenti campi di applicazioni come ad es. la cartografia nautica, il monitoraggio di aree marine naturali (frane marine, subsidenza, faglie a fondo mare, erosione costiera ecc.) e antropizzate (aree portuali, sversamenti, attività di dragaggio, condotte, ecc.), così come per la caratterizzazione degli habitat fisici e naturali. Nell'ambito del Progetto Ritmare (www.ritmare.it) nel giugno 2013 e nel maggio 2016, sono state condotte delle attività di analisi e monitoraggio delle porzioni sommerse del delta del Po della Pila e del suo alveo fluviale con l'obiettivo di aggiornare le cartografie dei fondali, caratterizzarne i lineamenti morfologici sommersi, valutare le variazioni morfologiche occorse nel tempo e verificare l'intrusione del cuneo salino. I primi risultati hanno evidenziato come le porzioni sommerse marine e fluviali del Po della Pila siano ambienti estremamente dinamici, caratterizzati da variabilità morfologiche sia spaziali che temporali, sia a scala generale del rilievo che locale. Ad oggi la tecnica d'indagine acustica multibeam rappresentano il mezzo più valido ed efficace per il controllo e il monitoraggio di aree sommerse sia naturali che fortemente impattate e fornisce dati utili per una prima valutazione della pericolosità geologica sottomarinaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.