La mutua interazione tra gallerie e fenomeni di instabilità dei versanti è un problema che interessa sia le gallerie realizzate in epoca storica sia quelle scavate in tempi recenti, come dimostrato dagli esempi illustrati. Nel primo caso, la scarsa percezione all'epoca dello scavo dell'esistenza di fenomeni complessi, estesi a volte sino a notevoli profondità nel versante, e la limitata capacità di indagare e modellare tali situazioni, richiede oggi di porre rimedio a situazioni di rischio per le opere in esercizio. Nel secondo caso, l'applicazione di nuovi metodi di indagine e monitoraggio può consentire importanti passi avanti nella capacità di previsione dell'interazione anche in fase progetto. Contributi significativi in tal senso possono derivare ad esempio dal monitoraggio satellitare degli spostamenti del versante, ad eccezione dei pendii sfavorevolmente orientati, purché accoppiato ad un'attenta analisi geomorfologica che inserisca il versante nel più ampio contesto evolutivo dell'area. Nei casi più incerti e a maggior rischio, un'indagine geotecnica ed un monitoraggio preventivi (in superficie e in profondità) possono rappresentare un modo per limitare maggiori danni futuri. A questo proposito si può notare che i due elementi che ancora non consentono una piena valutazione dell'impatto dell'opera sul versante sono rappresentati dalla complessità geologica e geotecnica, e dalle dimensioni (soprattutto profondità) dei fenomeni di instabilità. Viceversa, la valutazione dell'influenza delle deformazioni del versante sul sistema di rivestimento della galleria si può ritenere affetta da minori incertezze e può essere coadiuvata dal monitoraggio di controllo dell'opera.
Scavo di gallerie in zone di versante: esperienze e indicazioni progettuali
Tommasi P;
2017
Abstract
La mutua interazione tra gallerie e fenomeni di instabilità dei versanti è un problema che interessa sia le gallerie realizzate in epoca storica sia quelle scavate in tempi recenti, come dimostrato dagli esempi illustrati. Nel primo caso, la scarsa percezione all'epoca dello scavo dell'esistenza di fenomeni complessi, estesi a volte sino a notevoli profondità nel versante, e la limitata capacità di indagare e modellare tali situazioni, richiede oggi di porre rimedio a situazioni di rischio per le opere in esercizio. Nel secondo caso, l'applicazione di nuovi metodi di indagine e monitoraggio può consentire importanti passi avanti nella capacità di previsione dell'interazione anche in fase progetto. Contributi significativi in tal senso possono derivare ad esempio dal monitoraggio satellitare degli spostamenti del versante, ad eccezione dei pendii sfavorevolmente orientati, purché accoppiato ad un'attenta analisi geomorfologica che inserisca il versante nel più ampio contesto evolutivo dell'area. Nei casi più incerti e a maggior rischio, un'indagine geotecnica ed un monitoraggio preventivi (in superficie e in profondità) possono rappresentare un modo per limitare maggiori danni futuri. A questo proposito si può notare che i due elementi che ancora non consentono una piena valutazione dell'impatto dell'opera sul versante sono rappresentati dalla complessità geologica e geotecnica, e dalle dimensioni (soprattutto profondità) dei fenomeni di instabilità. Viceversa, la valutazione dell'influenza delle deformazioni del versante sul sistema di rivestimento della galleria si può ritenere affetta da minori incertezze e può essere coadiuvata dal monitoraggio di controllo dell'opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


