Il contributo si propone di prendere in esame la toponomastica (e microtoponomastica) di aree ladine con particolare riguardo al Cadore e di analizzarne sia le forme storiche, sia quelle attuali, che si riscontrano in documenti scritti o nell'oralità, con osservazioni sulla 'ladinità' presente e sulla 'ladinità' perduta. In tale prospettiva, faremo riferimento al tradizionale sistema dei parametri ascoliani, da sempre usati come elementi differenziatori e nel contempo definitori di 'ladinità', facendo confronti con altre aree conservative alto italiane e alpine, dove le isoglosse ascoliane compaiono in modo discontinuo e non in compresenza, ma non per questo sono meno significative nel ruolo di distintività tra varietà dialettali. Accenneremo infine alla funzione di un parametro non ascoliano che nel veneto e nel ladino ha creato un confine linguistico: si tratta della presenza/assenza dei foni interdentali che hanno permesso di distinguere il veneto del contado dal veneziano e allo stesso modo la varietà dell'ampezzano dal cadorino.
La toponomastica, le isoglosse ladine e i confini dialettali. Il caso paradigmatico di Erto e Casso
Maria Teresa Vigolo;
2016
Abstract
Il contributo si propone di prendere in esame la toponomastica (e microtoponomastica) di aree ladine con particolare riguardo al Cadore e di analizzarne sia le forme storiche, sia quelle attuali, che si riscontrano in documenti scritti o nell'oralità, con osservazioni sulla 'ladinità' presente e sulla 'ladinità' perduta. In tale prospettiva, faremo riferimento al tradizionale sistema dei parametri ascoliani, da sempre usati come elementi differenziatori e nel contempo definitori di 'ladinità', facendo confronti con altre aree conservative alto italiane e alpine, dove le isoglosse ascoliane compaiono in modo discontinuo e non in compresenza, ma non per questo sono meno significative nel ruolo di distintività tra varietà dialettali. Accenneremo infine alla funzione di un parametro non ascoliano che nel veneto e nel ladino ha creato un confine linguistico: si tratta della presenza/assenza dei foni interdentali che hanno permesso di distinguere il veneto del contado dal veneziano e allo stesso modo la varietà dell'ampezzano dal cadorino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.