Lifomicete Verticillium chlamydosporium è stato utilizzato in tre rove sperimentali realizzate in Puglia, in pieno campo o in serra, su colture di pomodoro attaccate da Meloidogyne javanica o M. incognita. In due prime prove biennali di campo il fungo è stato introdotto sulla coltura invernale, trattando un litro di terreno per pianta. Sono stati effettuati uno o due trattamenti lanno a base di clamidospore, in presenza o assenza di trattamenti previ con nematocidi. In entrambe le prove, V. chlamydosporium è risultato in grado di colonizzare il terreno e dinsediarsi nella rizosfera delle piante trattate. E stata osservata una riduzione nella densità di larve e una maggiore efficacia nella protezione nelle parcelle fumigate, rispetto alle parcelle non trattate. In una terza prova condotta in serra con lisolato locale INEM-VC-082 introdotto in dosi crescenti, V. chlamydosporium ha colonizzato radici e terreno della rizosfera delle piante indipendentemente dalle dosi dinoculo. I dati indicano che V. chlamydosporium può essere applicato in campo come agente di controllo biologico di nematodi galligeni e che colonizza il terreno e la rizosfera. Lefficacia del controllo biologico e della colonizzazione dellambiente tellurico appaiono determinate da diversi fattori, fra cui la presenza di altri antagonisti, la densità di nematodi ospiti ed lo sviluppo della pianta.
Indagini sull'applicazione in pieno campo dell'ifomicete Verticillium chlamydosporium per il controllo biologico di nematodi galligeni.
Ciancio A;Leonetti P;
2002
Abstract
Lifomicete Verticillium chlamydosporium è stato utilizzato in tre rove sperimentali realizzate in Puglia, in pieno campo o in serra, su colture di pomodoro attaccate da Meloidogyne javanica o M. incognita. In due prime prove biennali di campo il fungo è stato introdotto sulla coltura invernale, trattando un litro di terreno per pianta. Sono stati effettuati uno o due trattamenti lanno a base di clamidospore, in presenza o assenza di trattamenti previ con nematocidi. In entrambe le prove, V. chlamydosporium è risultato in grado di colonizzare il terreno e dinsediarsi nella rizosfera delle piante trattate. E stata osservata una riduzione nella densità di larve e una maggiore efficacia nella protezione nelle parcelle fumigate, rispetto alle parcelle non trattate. In una terza prova condotta in serra con lisolato locale INEM-VC-082 introdotto in dosi crescenti, V. chlamydosporium ha colonizzato radici e terreno della rizosfera delle piante indipendentemente dalle dosi dinoculo. I dati indicano che V. chlamydosporium può essere applicato in campo come agente di controllo biologico di nematodi galligeni e che colonizza il terreno e la rizosfera. Lefficacia del controllo biologico e della colonizzazione dellambiente tellurico appaiono determinate da diversi fattori, fra cui la presenza di altri antagonisti, la densità di nematodi ospiti ed lo sviluppo della pianta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.