Il Gruppo di Lavoro congiunto CNR-IRSA, ISS e ISPRA ha redatto una linea guida per definire i criteri di monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota. Successivamente la linea guida è stata presentata alle ARPA/APPA per commenti ed in seguito revisionata e pubblicata sul sito web dell'ISPRA. Il documento è organizzato in due parti: la prima definisce i criteri per il monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota e stabilisce i criteri per l'utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione nell'ambito della Direttiva Quadro Acque (WFD), mentre la seconda parte definisce i criteri fisico-chimici per valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità sito-specifica nelle acque interne. I contenuti sono stati mutuati dai Guidance Document n. 25, 27, 32 e 33 prodotti in ambito Common Implementation Strategy della WFD (CIS-WFD) e rivisitati per renderli applicabili alla realtà italiana. I principali argomenti affrontati nella prima parte sono stati: la strategia di monitoraggio, la selezione delle specie di biota da utilizzare in Italia; la preparazione del campione di prova ed il calcolo degli standard di qualità ambientale (SQA) per le specie suggerite. Nella seconda parte sono stati presentati i modelli utilizzati a livello comunitario per calcolare la frazione biodisponibile di un elemento a partire esclusivamente da misure chimiche.
Le Sostanze Prioritarie nel biota: criteri per il monitoraggio e i metodi di analisi
Stefano Polesello;
2017
Abstract
Il Gruppo di Lavoro congiunto CNR-IRSA, ISS e ISPRA ha redatto una linea guida per definire i criteri di monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota. Successivamente la linea guida è stata presentata alle ARPA/APPA per commenti ed in seguito revisionata e pubblicata sul sito web dell'ISPRA. Il documento è organizzato in due parti: la prima definisce i criteri per il monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota e stabilisce i criteri per l'utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione nell'ambito della Direttiva Quadro Acque (WFD), mentre la seconda parte definisce i criteri fisico-chimici per valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità sito-specifica nelle acque interne. I contenuti sono stati mutuati dai Guidance Document n. 25, 27, 32 e 33 prodotti in ambito Common Implementation Strategy della WFD (CIS-WFD) e rivisitati per renderli applicabili alla realtà italiana. I principali argomenti affrontati nella prima parte sono stati: la strategia di monitoraggio, la selezione delle specie di biota da utilizzare in Italia; la preparazione del campione di prova ed il calcolo degli standard di qualità ambientale (SQA) per le specie suggerite. Nella seconda parte sono stati presentati i modelli utilizzati a livello comunitario per calcolare la frazione biodisponibile di un elemento a partire esclusivamente da misure chimiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


