Il sesto numero monografico di «Pagine Inattuali» raccoglie i contributi di alcuni ricercatori dell'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR. Il tema che fa da sfondo ai diversi saggi e che costituisce, per così dire, il fil rouge che li attraversa - pur nella varietà delle prospettive teoriche e metodologiche proprie di ciascun autore, nonché degli argomenti e dei periodi storici presi in esame -, è la relazione tra la creazione artistica e i cosiddetti "saperi umanistici", ovvero come l'arte abbia saputo sapientemente attingere a questi saperi facendone il nutrimento spirituale della propria incessante ricerca creativa ed espressiva. All'origine dell'opera d'arte vi è spesso la stringente necessità di declinare le infinite e non di rado contraddittorie sfumature dell'animo umano, di scandagliarne i più riposti recessi, di cogliere e di restituire l'inquieta molteplicità che alberga in ogni singolo individuo, quella «prolissità del Sé», per dirla con Fernando Pessoa, per cui «ognuno di noi è più d'uno, è molti». Vista secondo questa prospettiva, l'opera d'arte sembra assumere la forma di un prisma attraverso cui si "rifrangono" i diversi volti della soggettività, divenendo così lo specchio che riflette la drammatica vocazione dell'io alla frantumazione e dispersione di sé. Il volume si apre con un'intervista ad Antonio Moresco, uno degli scrittori più interessanti e complessi del panorama letterario contemporaneo, noto al grande pubblico per romanzi quali Canti del caos, Gli increati e il più recente L'addio. Seguono otto saggi che affrontano le seguenti tematiche: le nuove frontiere teoriche e applicative dischiuse dalla "bioarte" (Barcaro); la "forma-reading" quale strumento per la disseminazione del sapere filosofico (Diana); il tema schopenhaueriano del dolore tra medicina, filosofia e letteratura nell'opera di Pío Baroja (Mascolo); la disamina dell'umano attraverso la narrativa di José Saramago (Mazzola); la teoria delle nuvole e le sue implicazioni poetiche nell'opera di Goethe (Pica Ciamarra); l'analisi della famosa Dipintura della Scienza nuova di Giambattista Vico (Sanna); lo studio del trattato cinquecentesco La Civil conversazione di Stefano Guazzo (Scognamiglio); la relazione tra cinema e filosofia alla luce del pensiero di Bergson (Stile).

Le rifrazioni dell'Io. Saperi umanistici e creazione artistica tra moderno e contemporaneo

Armando Mascolo
2016

Abstract

Il sesto numero monografico di «Pagine Inattuali» raccoglie i contributi di alcuni ricercatori dell'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR. Il tema che fa da sfondo ai diversi saggi e che costituisce, per così dire, il fil rouge che li attraversa - pur nella varietà delle prospettive teoriche e metodologiche proprie di ciascun autore, nonché degli argomenti e dei periodi storici presi in esame -, è la relazione tra la creazione artistica e i cosiddetti "saperi umanistici", ovvero come l'arte abbia saputo sapientemente attingere a questi saperi facendone il nutrimento spirituale della propria incessante ricerca creativa ed espressiva. All'origine dell'opera d'arte vi è spesso la stringente necessità di declinare le infinite e non di rado contraddittorie sfumature dell'animo umano, di scandagliarne i più riposti recessi, di cogliere e di restituire l'inquieta molteplicità che alberga in ogni singolo individuo, quella «prolissità del Sé», per dirla con Fernando Pessoa, per cui «ognuno di noi è più d'uno, è molti». Vista secondo questa prospettiva, l'opera d'arte sembra assumere la forma di un prisma attraverso cui si "rifrangono" i diversi volti della soggettività, divenendo così lo specchio che riflette la drammatica vocazione dell'io alla frantumazione e dispersione di sé. Il volume si apre con un'intervista ad Antonio Moresco, uno degli scrittori più interessanti e complessi del panorama letterario contemporaneo, noto al grande pubblico per romanzi quali Canti del caos, Gli increati e il più recente L'addio. Seguono otto saggi che affrontano le seguenti tematiche: le nuove frontiere teoriche e applicative dischiuse dalla "bioarte" (Barcaro); la "forma-reading" quale strumento per la disseminazione del sapere filosofico (Diana); il tema schopenhaueriano del dolore tra medicina, filosofia e letteratura nell'opera di Pío Baroja (Mascolo); la disamina dell'umano attraverso la narrativa di José Saramago (Mazzola); la teoria delle nuvole e le sue implicazioni poetiche nell'opera di Goethe (Pica Ciamarra); l'analisi della famosa Dipintura della Scienza nuova di Giambattista Vico (Sanna); lo studio del trattato cinquecentesco La Civil conversazione di Stefano Guazzo (Scognamiglio); la relazione tra cinema e filosofia alla luce del pensiero di Bergson (Stile).
2016
978-88-99877-34-7
Saperi umanistici
Creazione artistica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/329026
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