Il metodo Weigth of Evidence (WofE) è una tecnica di analisi statistica che permette di valutare la vulnerabilità degli acquiferi rispetto ad uno specifico contaminante. Questo viene effettuato tramite la comparazione tra la distribuzione spaziale di una variabile dipendente, la presenza di un contaminante misurata in un pozzo, e quella delle variabili indipendenti, naturali e antropiche, che la possono condizionare. L'uso del metodo richiede di esprimere la variabile dipendente in forma binaria con la necessità di fissare una soglia di concentrazione che separi l'intera popolazione di dati a disposizioni in due semipopolazioni rappresentanti ciò che si ritiene impattato dalla contaminazione dal resto. L'approccio convenzionale è quello di considerare solo quello con concentrazioni superiori alla soglia fissata, poiché per la stima della vulnerabilità degli acquiferi questa semipopolazione rappresenta il numero e la posizione dei punti dove le acque sotterranee sono state fortemente impattate dalla contaminazione. Una evidente limitazione di questo approccio è che un intera semipopolazione di dati a disposizione non viene tenuta in considerazione nell'analisi. In questo studio entrambe le semipopolazioni sono state considerate per realizzare due differenti modelli, in modo da non perdere importanti informazioni dai dati sperimentali al fine di valutare con maggiore rigore la reale importanza che hanno le variabili indipendenti nella determinazione delle aree a diversa vulnerabilità degli acquiferi e quanto queste possono risultare diverse in funzione dell'analisi effettuata.
Aquifer vulnerability assessment using positive and negative evidences of contamination
Sterlacchini S;
2009
Abstract
Il metodo Weigth of Evidence (WofE) è una tecnica di analisi statistica che permette di valutare la vulnerabilità degli acquiferi rispetto ad uno specifico contaminante. Questo viene effettuato tramite la comparazione tra la distribuzione spaziale di una variabile dipendente, la presenza di un contaminante misurata in un pozzo, e quella delle variabili indipendenti, naturali e antropiche, che la possono condizionare. L'uso del metodo richiede di esprimere la variabile dipendente in forma binaria con la necessità di fissare una soglia di concentrazione che separi l'intera popolazione di dati a disposizioni in due semipopolazioni rappresentanti ciò che si ritiene impattato dalla contaminazione dal resto. L'approccio convenzionale è quello di considerare solo quello con concentrazioni superiori alla soglia fissata, poiché per la stima della vulnerabilità degli acquiferi questa semipopolazione rappresenta il numero e la posizione dei punti dove le acque sotterranee sono state fortemente impattate dalla contaminazione. Una evidente limitazione di questo approccio è che un intera semipopolazione di dati a disposizione non viene tenuta in considerazione nell'analisi. In questo studio entrambe le semipopolazioni sono state considerate per realizzare due differenti modelli, in modo da non perdere importanti informazioni dai dati sperimentali al fine di valutare con maggiore rigore la reale importanza che hanno le variabili indipendenti nella determinazione delle aree a diversa vulnerabilità degli acquiferi e quanto queste possono risultare diverse in funzione dell'analisi effettuata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.