Nel 2016 il tema dell'immigrazione si è imposto come centrale nell'agenda europea, entrando in modo strutturale nel sistema dell'informazione. I media forniscono uno scenario essenziale per la formazione dell'opinione pubblica, la mobilizzazione politica e il supporto alle politiche, contribuendo attivamente alla "costruzione sociale della realtà". Questo è particolarmente vero per l'attuale "crisi" dei rifugiati. È stato infatti mostrato che la copertura mediatica contribuisce alla costruzione di rappresentazioni socialmente condivise di rifugiati e richiedenti asilo, con conseguenze sulla loro accettazione e integrazione. Finora gli studi sulla rappresentazione dei rifugiati e richiedenti asilo sono stati spesso condotti a livello nazionale piuttosto che basati su confronti tra diversi paesi e si sono concentrati soprattutto sull'analisi dei quotidiani cartacei. L'obiettivo della nostra ricerca è comprendere e analizzare l'immagine dei migranti che viene rappresentata alla società e che a sua volta contribuisce alla formazione e cristallizzazione di rappresentazioni sociali, sulla base di un confronto mirato tra versioni online di quotidiani generalisti di diversi paesi europei. I media online sono ormai parte della vita sociale, economica e culturale di molte società e che le caratteristiche tecnologiche delle pubblicazioni online - ipertestualità, interattività, multimedialità - ne fanno una nuova e specifica sostanza mediale rispetto al cartaceo, che consente loro di intercettare pubblici diversi. Abbiamo deciso di concentrarci sulla copertura di alcuni eventi del 2016 significativi rispetto alla crisi dei rifugiati e ai paesi scelti, che sono Italia, Francia, Grecia e Regno Unito, tra i primi 6 paesi europei per numero di prime richieste di asilo nel 2016. Come testate online abbiamo selezionato La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto quotidiano, La Stampa, Il Giornale per l'Italia; I Kathimerini e I Efimerida ton Syntakton per la Grecia; Le Monde e Le Figaro per la Francia e The Guardian e The Daily Mail per il Regno Unito, privilegiando, per ogni paese, quelle a più ampia diffusione e considerando come criterio secondario l'equilibrio politico. Il metodo di analisi si è basato su uno studio sull'immagine dei migranti nei libri di testo di storia e geografia delle scuole secondarie inferiori e superiori, nel quale sono stati analizzati i testi e le immagini secondo alcune griglie validate a livello internazionale. Abbiamo sviluppato diverse griglie di analisi per le 3 unità documentarie testo, immagine e video, elementi che possono essere presenti all'interno di un singolo articolo sul web. Le griglie sono state concepite per esplorare, anche in relazione al paese o ai diversi eventi, l'immaginario relativo alla rappresentazione dei migranti, i valori che emergono rispetto alla relazione con i migranti, quali emozioni e azioni si mira a indurre nel lettore, le voci a cui viene dato spazio. La ricerca ha portato all'individuazione di 3994 unità documentarie - 645 testi, 3041 immagini e 308 video - a partire dalle quali abbiamo condotto un'analisi pilota basata sull'esame di 60 unità documentarie relative all'evento delle celebrazioni a Lampedusa per la giornata delle Memoria e dell'Accoglienza. L'analisi ha consentito di individuare alcuni elementi relativi alla rappresentazione dei migranti in un contesto istituzionale celebrativo di particolare rilevanza per l'Italia. I risultati mostrano che la costruzione dell'immaginario relativo ai migranti e alla migrazione si basa sulla rappresentazione visiva di migranti e di elementi che hanno anche un forte valore simbolico e che sono già da tempo entrati a far parte del nostro immaginario quali il mare e i barconi, dando particolare rilievo alla dimensione del viaggio come contesto. L'utilizzo di figure retoriche nel testo ha evidenziato l'accostamento tra mare e morte, rafforzato nelle immagini anche dalla presenza simbolica di fiori e bare. Abbiamo inoltre riscontrato che i migranti vengono rappresentati tendenzialmente in gruppo e che le immagini di migranti adulti e di genere maschile sono risultate prevalenti, il che sembrerebbe smentire il rischio di un essenzialismo culturale basato sulla femminilizzazione/infantilizzazione. Nel complesso l'atteggiamento dei testi degli articoli nei confronti dei migranti è risultato in prevalenza positivo, basato sull'accettazione morale rispetto alla questione migranti piuttosto che su una sua rappresentazione come problema. Nell'indurre emozioni nel lettore, sembra che le immagini - che abbiamo classificato secondo le topiche proposte da Luc Boltanski - giochino un ruolo prioritario rispetto al testo, caratterizzato prevalentemente da uno stile informativo. Questi primi risultati, che sembrerebbero smentire studi precedenti in cui l'informazione sui migranti è stata descritta come dominata da una visione problematica, dovranno essere approfonditi con il completamento dell'analisi.

La rappresentazione dei migranti nel contesto multimediale delle testate giornalistiche online europee

Pelliccia A;Cerbara L;
2017

Abstract

Nel 2016 il tema dell'immigrazione si è imposto come centrale nell'agenda europea, entrando in modo strutturale nel sistema dell'informazione. I media forniscono uno scenario essenziale per la formazione dell'opinione pubblica, la mobilizzazione politica e il supporto alle politiche, contribuendo attivamente alla "costruzione sociale della realtà". Questo è particolarmente vero per l'attuale "crisi" dei rifugiati. È stato infatti mostrato che la copertura mediatica contribuisce alla costruzione di rappresentazioni socialmente condivise di rifugiati e richiedenti asilo, con conseguenze sulla loro accettazione e integrazione. Finora gli studi sulla rappresentazione dei rifugiati e richiedenti asilo sono stati spesso condotti a livello nazionale piuttosto che basati su confronti tra diversi paesi e si sono concentrati soprattutto sull'analisi dei quotidiani cartacei. L'obiettivo della nostra ricerca è comprendere e analizzare l'immagine dei migranti che viene rappresentata alla società e che a sua volta contribuisce alla formazione e cristallizzazione di rappresentazioni sociali, sulla base di un confronto mirato tra versioni online di quotidiani generalisti di diversi paesi europei. I media online sono ormai parte della vita sociale, economica e culturale di molte società e che le caratteristiche tecnologiche delle pubblicazioni online - ipertestualità, interattività, multimedialità - ne fanno una nuova e specifica sostanza mediale rispetto al cartaceo, che consente loro di intercettare pubblici diversi. Abbiamo deciso di concentrarci sulla copertura di alcuni eventi del 2016 significativi rispetto alla crisi dei rifugiati e ai paesi scelti, che sono Italia, Francia, Grecia e Regno Unito, tra i primi 6 paesi europei per numero di prime richieste di asilo nel 2016. Come testate online abbiamo selezionato La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto quotidiano, La Stampa, Il Giornale per l'Italia; I Kathimerini e I Efimerida ton Syntakton per la Grecia; Le Monde e Le Figaro per la Francia e The Guardian e The Daily Mail per il Regno Unito, privilegiando, per ogni paese, quelle a più ampia diffusione e considerando come criterio secondario l'equilibrio politico. Il metodo di analisi si è basato su uno studio sull'immagine dei migranti nei libri di testo di storia e geografia delle scuole secondarie inferiori e superiori, nel quale sono stati analizzati i testi e le immagini secondo alcune griglie validate a livello internazionale. Abbiamo sviluppato diverse griglie di analisi per le 3 unità documentarie testo, immagine e video, elementi che possono essere presenti all'interno di un singolo articolo sul web. Le griglie sono state concepite per esplorare, anche in relazione al paese o ai diversi eventi, l'immaginario relativo alla rappresentazione dei migranti, i valori che emergono rispetto alla relazione con i migranti, quali emozioni e azioni si mira a indurre nel lettore, le voci a cui viene dato spazio. La ricerca ha portato all'individuazione di 3994 unità documentarie - 645 testi, 3041 immagini e 308 video - a partire dalle quali abbiamo condotto un'analisi pilota basata sull'esame di 60 unità documentarie relative all'evento delle celebrazioni a Lampedusa per la giornata delle Memoria e dell'Accoglienza. L'analisi ha consentito di individuare alcuni elementi relativi alla rappresentazione dei migranti in un contesto istituzionale celebrativo di particolare rilevanza per l'Italia. I risultati mostrano che la costruzione dell'immaginario relativo ai migranti e alla migrazione si basa sulla rappresentazione visiva di migranti e di elementi che hanno anche un forte valore simbolico e che sono già da tempo entrati a far parte del nostro immaginario quali il mare e i barconi, dando particolare rilievo alla dimensione del viaggio come contesto. L'utilizzo di figure retoriche nel testo ha evidenziato l'accostamento tra mare e morte, rafforzato nelle immagini anche dalla presenza simbolica di fiori e bare. Abbiamo inoltre riscontrato che i migranti vengono rappresentati tendenzialmente in gruppo e che le immagini di migranti adulti e di genere maschile sono risultate prevalenti, il che sembrerebbe smentire il rischio di un essenzialismo culturale basato sulla femminilizzazione/infantilizzazione. Nel complesso l'atteggiamento dei testi degli articoli nei confronti dei migranti è risultato in prevalenza positivo, basato sull'accettazione morale rispetto alla questione migranti piuttosto che su una sua rappresentazione come problema. Nell'indurre emozioni nel lettore, sembra che le immagini - che abbiamo classificato secondo le topiche proposte da Luc Boltanski - giochino un ruolo prioritario rispetto al testo, caratterizzato prevalentemente da uno stile informativo. Questi primi risultati, che sembrerebbero smentire studi precedenti in cui l'informazione sui migranti è stata descritta come dominata da una visione problematica, dovranno essere approfonditi con il completamento dell'analisi.
2017
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
Digital media
Analisi del discorso
Rifugiati
Richiedenti asilo
Rappresentazione visuale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/330610
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