Presentazione 1. Introduzione alle neuroscienze ed alle tecnologie usate per lo studio delle onde cerebrali. 2. Presentazione del benchmark delle tecnologie esistenti per rilevare le onde cerebrali. 3. Introduzione agli ambiti "cognitivi" di utilizzo di questi strumenti relativamente agli aspetti socio-relazionali ed emozionali. Per raccogliere informazioni circa le attivazioni che si verificano nel cervello le Neuroscienze Cognitive si avvalgono di molteplici metodi. Questi possono essere valutati considerando due fattori principali: la risoluzione spaziale, ovvero la capacità di localizzare attivazioni di aree cerebrali più o meno estese e la risoluzione temporale, cioè il lasso di tempo che deve intercorrere tra una rilevazione e l'altra per cogliere queste attivazioni. Diversamente dalla MEG (magnetoencephalography), e dai metodi di imaging emodinamici (e.g., fMRI), se non coadiuvato da algoritmi matematici di localizzazione, il metodo ERP (event-related potentials), in se, consente, lo studio della funzionalità di mente e cervello in toto; i segnali bioelettrici (EEG/ERP), infatti, hanno una scarsa capacità spaziale e non informano sulla loro origine, ma hanno, allo stesso tempo, un'altissima risoluzione temporale, fornendo, così, conoscenze sugli stadi di elaborazione che occorrono tra ricezione delle informazioni dall'ambiente e attribuzione del significato sensoriale e semantico.

Neuroscienze Cognitive

Alberto Zani
2017

Abstract

Presentazione 1. Introduzione alle neuroscienze ed alle tecnologie usate per lo studio delle onde cerebrali. 2. Presentazione del benchmark delle tecnologie esistenti per rilevare le onde cerebrali. 3. Introduzione agli ambiti "cognitivi" di utilizzo di questi strumenti relativamente agli aspetti socio-relazionali ed emozionali. Per raccogliere informazioni circa le attivazioni che si verificano nel cervello le Neuroscienze Cognitive si avvalgono di molteplici metodi. Questi possono essere valutati considerando due fattori principali: la risoluzione spaziale, ovvero la capacità di localizzare attivazioni di aree cerebrali più o meno estese e la risoluzione temporale, cioè il lasso di tempo che deve intercorrere tra una rilevazione e l'altra per cogliere queste attivazioni. Diversamente dalla MEG (magnetoencephalography), e dai metodi di imaging emodinamici (e.g., fMRI), se non coadiuvato da algoritmi matematici di localizzazione, il metodo ERP (event-related potentials), in se, consente, lo studio della funzionalità di mente e cervello in toto; i segnali bioelettrici (EEG/ERP), infatti, hanno una scarsa capacità spaziale e non informano sulla loro origine, ma hanno, allo stesso tempo, un'altissima risoluzione temporale, fornendo, così, conoscenze sugli stadi di elaborazione che occorrono tra ricezione delle informazioni dall'ambiente e attribuzione del significato sensoriale e semantico.
2017
Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare - IBFM
Neuroscienze cognitive
EEG
ERPs
Processi cognitivi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/330842
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