La presenza di specie psicotrope (droghe) nelle acque di rifiuto o superficiali (laghi, fiumi) è nota da tempo, sia per le sostanze lecite (caffeina e nicotina), sia per le illecite (cocaina, cannabinoidi, eroina), mentre per l'aria gli studi sono più recenti e molto più limitati. Parallelamente, mentre procedure di stima di consumo di droghe sono state sviluppate monitorando la presenza di metaboliti nei condotti fognari, pe le droghe atmosferiche (perlopiù associate alle polveri fini sospese), prevale lo scetticismo di raggiungere obiettivi simili. Nondimeno, le indagini effettuate finora mostrano che aree di più ampio consumo sono caratterizzate da concentrazioni più alte. Un ostacolo alla possibilità di indicizzare l'(ab)uso di droghe attraverso misure in aria deriva dalla esigenza di "mappare" il territorio con numerosi punti di misura. Inoltre, le droghe sono consumate soprattutto in ambienti interni, non all'aria aperta. Una possibile via per ovviare a questi limiti è la caratterizzazione chimica delle polveri di deposizione. Infatti, si possono stabilire protocolli uniformi di raccolta, applicati a una rete di siti di misura estesa, senza impiegare campionatori "attivi" che modifichino gli ambienti stessi, ideali per gli interni. Nonostante ciò, finora misure di sostanze psicotrope nelle polveri di deposizione sono assai rare. Un primo studio è stato eseguito nelle aree di Roma e Ouargla (Algeria). Sono state esaminate polveri di due appartamenti di Roma (due ambienti ciascuna, soggiorno e camera da letto) e dell'aeroporto di Fiumicino (un corridoio e un desk d'imbarco passeggeri, area Schengen). A Ouargla, sono state esaminate una scuola primaria, l'università, l'ospedale e un appartamento. Tutte le polveri esaminate erano contaminate di nicotina e caffeina, sia pure in concentrazioni variabili (rispettivamente, da 1 a oltre 1200 ng/m2 e da 12 a 1470 ng/m2). La cocaina (0.3-2.8 ng/m2) e il cannabinolo (0.9-6 ng/m2) erano presenti a Roma e Fiumicino, mentre a Ouargla la prima era assente. Gli appartamenti a Roma erano mediamente più contaminati di droghe dell'aeroporto di Fiumicino (circa 1,8 e 3,7 ng/m2 di cocaina e cannabinolo, contro rispettivamente 0.6 e 1,6 ng/m2).

Sostanze psicotrope nelle polveri di deposizione d'ambienti interni

Angelo Cecinato;Paola Romagnoli;Catia Balducci;Mattia Perilli;
2017

Abstract

La presenza di specie psicotrope (droghe) nelle acque di rifiuto o superficiali (laghi, fiumi) è nota da tempo, sia per le sostanze lecite (caffeina e nicotina), sia per le illecite (cocaina, cannabinoidi, eroina), mentre per l'aria gli studi sono più recenti e molto più limitati. Parallelamente, mentre procedure di stima di consumo di droghe sono state sviluppate monitorando la presenza di metaboliti nei condotti fognari, pe le droghe atmosferiche (perlopiù associate alle polveri fini sospese), prevale lo scetticismo di raggiungere obiettivi simili. Nondimeno, le indagini effettuate finora mostrano che aree di più ampio consumo sono caratterizzate da concentrazioni più alte. Un ostacolo alla possibilità di indicizzare l'(ab)uso di droghe attraverso misure in aria deriva dalla esigenza di "mappare" il territorio con numerosi punti di misura. Inoltre, le droghe sono consumate soprattutto in ambienti interni, non all'aria aperta. Una possibile via per ovviare a questi limiti è la caratterizzazione chimica delle polveri di deposizione. Infatti, si possono stabilire protocolli uniformi di raccolta, applicati a una rete di siti di misura estesa, senza impiegare campionatori "attivi" che modifichino gli ambienti stessi, ideali per gli interni. Nonostante ciò, finora misure di sostanze psicotrope nelle polveri di deposizione sono assai rare. Un primo studio è stato eseguito nelle aree di Roma e Ouargla (Algeria). Sono state esaminate polveri di due appartamenti di Roma (due ambienti ciascuna, soggiorno e camera da letto) e dell'aeroporto di Fiumicino (un corridoio e un desk d'imbarco passeggeri, area Schengen). A Ouargla, sono state esaminate una scuola primaria, l'università, l'ospedale e un appartamento. Tutte le polveri esaminate erano contaminate di nicotina e caffeina, sia pure in concentrazioni variabili (rispettivamente, da 1 a oltre 1200 ng/m2 e da 12 a 1470 ng/m2). La cocaina (0.3-2.8 ng/m2) e il cannabinolo (0.9-6 ng/m2) erano presenti a Roma e Fiumicino, mentre a Ouargla la prima era assente. Gli appartamenti a Roma erano mediamente più contaminati di droghe dell'aeroporto di Fiumicino (circa 1,8 e 3,7 ng/m2 di cocaina e cannabinolo, contro rispettivamente 0.6 e 1,6 ng/m2).
2017
Istituto sull'Inquinamento Atmosferico - IIA
Inquianmento indoor
poleri di deposizione
sostanze psicotrope
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/330915
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