In Italia il processo di incremento della manodopera straniera interessa anche il settore agricolo: secondo la Coldiretti (XXIII Rapporto Immigrazione 2013) circa 320.000 immigrati (di 168 nazioni) sono stati impegnati nel 2012 nelle campagne italiane per lavorazioni sia stagionali sia continuative (soprattutto allevamenti bovini e orto-floricoltura). I migranti riportano infortuni sul lavoro più degli italiani: 38,4 casi ogni 1.000 occupati, contro i 35,8 casi per gli italiani (stime INAIL 2011). Le cause sono molteplici e legate alle differenze sia fisiche che culturali: la variabilità fisica, antropometrica e biomeccanica, incide sulla relazione con mezzi agricoli, attrezzi progettati per "altri", ma concorrono differenze culturali e sociali sul tema della formazione alla sicurezza. Si presentano due tipologie di contributo della ricerca antropologica-ergonomica: -lo studio antropometrico-biomeccanico della crescente variabilità di utenti contribuisce alla definizione di linee guida per una progettazione ergonomica delle macchine agricole migliorando la compatibilità con attività e prestazioni di vari tipi di sistemi, identificando rischi e approntando interventi migliorativi per sicurezza-salute e comfort. -l'attenzione alle diversità culturali-linguistiche e alle modalità di trasferimento di informazioni e conoscenza migliora la formazione, per una maggior consapevolezza dei rischi e dei comportamenti sicuri. Si sono indagati i fattori critici per la comprensione che riguardano non solo la lingua ma anche la simbologia e i pittogrammi inerenti la sicurezza (segnali di pericolo, etichette, procedure, istruzioni). Si sono rivisti gli strumenti formativi sulla sicurezza in agricoltura con il coinvolgimento e la partecipazione attiva di migranti per migliorare l'efficacia dei corsi attraverso l'inclusione socio-culturale nel sistema della sicurezza.
Contributo delle scienze antropologiche per la salute e la sicurezza di lavoratori stranieri nel settore agricolo: progettazione ergonomica nel rispetto della variabilità fisica e culturale
Caffaro F;Cavallo E;Bagagiolo G;
2017
Abstract
In Italia il processo di incremento della manodopera straniera interessa anche il settore agricolo: secondo la Coldiretti (XXIII Rapporto Immigrazione 2013) circa 320.000 immigrati (di 168 nazioni) sono stati impegnati nel 2012 nelle campagne italiane per lavorazioni sia stagionali sia continuative (soprattutto allevamenti bovini e orto-floricoltura). I migranti riportano infortuni sul lavoro più degli italiani: 38,4 casi ogni 1.000 occupati, contro i 35,8 casi per gli italiani (stime INAIL 2011). Le cause sono molteplici e legate alle differenze sia fisiche che culturali: la variabilità fisica, antropometrica e biomeccanica, incide sulla relazione con mezzi agricoli, attrezzi progettati per "altri", ma concorrono differenze culturali e sociali sul tema della formazione alla sicurezza. Si presentano due tipologie di contributo della ricerca antropologica-ergonomica: -lo studio antropometrico-biomeccanico della crescente variabilità di utenti contribuisce alla definizione di linee guida per una progettazione ergonomica delle macchine agricole migliorando la compatibilità con attività e prestazioni di vari tipi di sistemi, identificando rischi e approntando interventi migliorativi per sicurezza-salute e comfort. -l'attenzione alle diversità culturali-linguistiche e alle modalità di trasferimento di informazioni e conoscenza migliora la formazione, per una maggior consapevolezza dei rischi e dei comportamenti sicuri. Si sono indagati i fattori critici per la comprensione che riguardano non solo la lingua ma anche la simbologia e i pittogrammi inerenti la sicurezza (segnali di pericolo, etichette, procedure, istruzioni). Si sono rivisti gli strumenti formativi sulla sicurezza in agricoltura con il coinvolgimento e la partecipazione attiva di migranti per migliorare l'efficacia dei corsi attraverso l'inclusione socio-culturale nel sistema della sicurezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.