La sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria, neurodegenerativa e demielinizzante, con lesioni a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC) le cui cause non sono ancora completamente note e, nonostante i progressi della ricerca scientifica, attualmente non esiste modo di prevedere il suo decorso clinico (Willer e Ebers, 2000). I sintomi all'esordio sono più frequentemente di tipo sensitivo e motorio, seguiti dalla neurite ottica, da disturbi atassici e da diplopia (Ghezzi et al., 2002; Weinshenker et al., 1989). Nella maggior parte dei casi, in circa il 60-70% dei pazienti, la patologia presenta un'evoluzione con ricadute e remissioni (RR), almeno nei primi anni, mentre la variante progressiva fin dall'inizio è meno frequente e rappresenta circa il 10-15% dei casi. Nei casi restanti l'evoluzione è secondariamente progressiva o progressiva con ricadute (PR). La degenerazione nella MS coinvolge diversi tipi di cellule e molecole segnalatrici quali le citochine. Questa attivazione è conseguente all'attivazione di percorsi infiammatorie e degenerativi i quali portano ad una disfunzione della barriera emato-encefalica (BBB) con inappropriata attivazione del sistema immunitario. Le cellule autoimmuni T (CD4+) vengono attivate ad infiltrarsi nella BBB danneggiata dove attaccano la guaina mielinica degli assoni (Moreno et al., 2011). La formazione di placche demielinizzanti e cicatrici gliali si accumula durante il corso della malattia (Bitsch et al., 2000) anche quando la riemilinizzazione degli assoni, ed altri meccanismi di riparazione, si verificano. Infatti, tali meccanismi non sono sufficienti per il recupero dopo un danneggiamento severo della rivestimento mielinico (Ellwardt & Zipp, 2014). La SM oggi colpisce circa 3 milioni di persone nel mondo, di cui 600.00 in Europa e più di 75.000 in Itali (dati AISM). I problemi neurologici sono quelli maggiormente diffusi tra i giovani ed adulti e questo è la principale causa di disabilità. L'esordio della malattia avviene tipicamente in età compresa tra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 30 anni. Le donne hanno maggiori probabilità di contrarre la SM rispetto agli uomini, con una frequenza del 60% superiore. La distribuzione geografica della malattia non è uniforme, in quanto è più diffusa nelle zone a clima temperato, in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud; la sua prevalenza, al contrario, sembra avere una progressiva riduzione con l'avvicinarsi all'Equatore. Inoltre, questa malattia colpisce tutte le razze, con una maggiore incidenza tra i caucasici. Terapie e trattamenti A tutt'oggi non esiste una terapia farmacologica capace di guarire dalla SM, anche se nell'ultimo decennio sono stati identificati nuovi bersagli terapeutici efficaci nel contrastare gli effetti della patologia. Il crescente interesse scientifico ha fatto si che nel mondo siano in sperimentazioni otre 50 molecole farmacologiche virtualmente efficaci sui sintomi della SM. Le principali tipologie di farmaci su cui ci si concentra sono gli immunomodulatori, immunosoppressori e molecole neurotrofiche.
Sclerosi multipla, un approccio multidisciplinare può migliorare le condizioni di vita
Nuzzo Domenico;
2016
Abstract
La sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria, neurodegenerativa e demielinizzante, con lesioni a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC) le cui cause non sono ancora completamente note e, nonostante i progressi della ricerca scientifica, attualmente non esiste modo di prevedere il suo decorso clinico (Willer e Ebers, 2000). I sintomi all'esordio sono più frequentemente di tipo sensitivo e motorio, seguiti dalla neurite ottica, da disturbi atassici e da diplopia (Ghezzi et al., 2002; Weinshenker et al., 1989). Nella maggior parte dei casi, in circa il 60-70% dei pazienti, la patologia presenta un'evoluzione con ricadute e remissioni (RR), almeno nei primi anni, mentre la variante progressiva fin dall'inizio è meno frequente e rappresenta circa il 10-15% dei casi. Nei casi restanti l'evoluzione è secondariamente progressiva o progressiva con ricadute (PR). La degenerazione nella MS coinvolge diversi tipi di cellule e molecole segnalatrici quali le citochine. Questa attivazione è conseguente all'attivazione di percorsi infiammatorie e degenerativi i quali portano ad una disfunzione della barriera emato-encefalica (BBB) con inappropriata attivazione del sistema immunitario. Le cellule autoimmuni T (CD4+) vengono attivate ad infiltrarsi nella BBB danneggiata dove attaccano la guaina mielinica degli assoni (Moreno et al., 2011). La formazione di placche demielinizzanti e cicatrici gliali si accumula durante il corso della malattia (Bitsch et al., 2000) anche quando la riemilinizzazione degli assoni, ed altri meccanismi di riparazione, si verificano. Infatti, tali meccanismi non sono sufficienti per il recupero dopo un danneggiamento severo della rivestimento mielinico (Ellwardt & Zipp, 2014). La SM oggi colpisce circa 3 milioni di persone nel mondo, di cui 600.00 in Europa e più di 75.000 in Itali (dati AISM). I problemi neurologici sono quelli maggiormente diffusi tra i giovani ed adulti e questo è la principale causa di disabilità. L'esordio della malattia avviene tipicamente in età compresa tra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 30 anni. Le donne hanno maggiori probabilità di contrarre la SM rispetto agli uomini, con una frequenza del 60% superiore. La distribuzione geografica della malattia non è uniforme, in quanto è più diffusa nelle zone a clima temperato, in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud; la sua prevalenza, al contrario, sembra avere una progressiva riduzione con l'avvicinarsi all'Equatore. Inoltre, questa malattia colpisce tutte le razze, con una maggiore incidenza tra i caucasici. Terapie e trattamenti A tutt'oggi non esiste una terapia farmacologica capace di guarire dalla SM, anche se nell'ultimo decennio sono stati identificati nuovi bersagli terapeutici efficaci nel contrastare gli effetti della patologia. Il crescente interesse scientifico ha fatto si che nel mondo siano in sperimentazioni otre 50 molecole farmacologiche virtualmente efficaci sui sintomi della SM. Le principali tipologie di farmaci su cui ci si concentra sono gli immunomodulatori, immunosoppressori e molecole neurotrofiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.