Studi epidemiologici e tossicologici condotti negli ultimi anni sul particolato fine ed ultrafine in atmosfera indicano una correlazione tra la presenza di particelle e gli effetti sulla salute, nonché rischi sanitari e ambientali. Una caratterizzazione delle potenziali sorgenti emissive industriali consente di individuarne il singolo contributo rispetto alle concentrazioni totali di particelle, valutando la concentrazione e la distribuzione dimensionale delle polveri emesse, direttamente all'emissione. Per le loro microscopiche dimensioni e per il contributo trascurabile alla massa totale dell'emissione stessa, le particelle ultrafini non possono essere misurate e caratterizzate con la strumentazione normalmente utilizzata per l'analisi delle polveri fini L'obiettivo del lavoro è la determinazione del numero e della distribuzione dimensionale di particelle che vengono emesse dal forno di cottura clinker di tre cementerie italiane, misurate durante diverse tipologie di alimentazione (materie prime e combustibili convenzionali e non), mediante l'utilizzo di un tubo di permeazione che consente la rimozione dell'umidità dei fumi e di eventuali gas solubili in acqua. Il confronto dei risultati delle misure effettuate nei tre impianti e con diversi assetti di marcia, evidenzia una sostanziale equivalenza nel numero delle nanoparticelle emesse, che sono ampiamente inferiori a quelle riscontrate nell'aria ambiente (circa 8-10 volte). Inoltre, le particelle emesse dai forni indagati sono fino a 4 ordini di grandezza inferiori a quelle generalmente emesse dai veicoli e da altre fonti industriali (centrali elettriche, caldaie): ciò può essere imputabile all'efficiente sistema di trattamento dei fumi (filtri a maniche).
Nanoparticelle emesse da un forno di cementeria
S Mosca;M Rotatori;E Guerriero;M Giusto;M Montagnoli
2016
Abstract
Studi epidemiologici e tossicologici condotti negli ultimi anni sul particolato fine ed ultrafine in atmosfera indicano una correlazione tra la presenza di particelle e gli effetti sulla salute, nonché rischi sanitari e ambientali. Una caratterizzazione delle potenziali sorgenti emissive industriali consente di individuarne il singolo contributo rispetto alle concentrazioni totali di particelle, valutando la concentrazione e la distribuzione dimensionale delle polveri emesse, direttamente all'emissione. Per le loro microscopiche dimensioni e per il contributo trascurabile alla massa totale dell'emissione stessa, le particelle ultrafini non possono essere misurate e caratterizzate con la strumentazione normalmente utilizzata per l'analisi delle polveri fini L'obiettivo del lavoro è la determinazione del numero e della distribuzione dimensionale di particelle che vengono emesse dal forno di cottura clinker di tre cementerie italiane, misurate durante diverse tipologie di alimentazione (materie prime e combustibili convenzionali e non), mediante l'utilizzo di un tubo di permeazione che consente la rimozione dell'umidità dei fumi e di eventuali gas solubili in acqua. Il confronto dei risultati delle misure effettuate nei tre impianti e con diversi assetti di marcia, evidenzia una sostanziale equivalenza nel numero delle nanoparticelle emesse, che sono ampiamente inferiori a quelle riscontrate nell'aria ambiente (circa 8-10 volte). Inoltre, le particelle emesse dai forni indagati sono fino a 4 ordini di grandezza inferiori a quelle generalmente emesse dai veicoli e da altre fonti industriali (centrali elettriche, caldaie): ciò può essere imputabile all'efficiente sistema di trattamento dei fumi (filtri a maniche).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.