Nell'ambito del progetto FIRB "Marmora Phrygiae" [1], e nel quadro delle attività della Missione Archeologica Italiana , l'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICVBC-CNR) ha svolto nel triennio 2013-15 studi sulla caratterizzazione materica e sulla conservazione dei materiali che costituiscono il patrimonio monumentale dell'antica città di Hierapolis di Phrigia, nella provincia di Denizli in Turchia. La città di Hierapolis è uno dei siti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, costruita su una faglia sismica e tagliata da NO-SE da diverse fratture tra loro parallele ([2], [3]), è oggi conosciuta come Pamukkale. Deve la sua notorietà alle "cascate" di travertino generate dalla ingente precipitazione di CaCO3 presente nelle acque termali, da cui il nome "castello di cotone" in turco. In questo particolare contesto gli studi si sono concentrati sulla conoscenza materica, le loro forme di degrado, e la caratterizzazione delle cause di tale degrado. Il particolare contesto in cui si trova la città di Hierapolis ha imposto di approfondire gli studi sull'ambiente in cui i materiali si trovano conservati. In questo intervento, gli autori presentano un estratto degli studi svolti per caratterizzare l'ambiente del Ploutonion, il santuario dedicato agli Dei Ade e Kore, scoperto nel corso della campagna di scavo 2012 della Missione Archeologica Italiana [4]; dove le particolari condizioni ambientali innescano meccanismi di degrado insoliti.
Monitoraggio dei parametri ambientali e dei gas all'interno della grotta del Ploutonion di Hierapolis di Phrigia (Turchia)
Riminesi Cristiano;Cantisani Emma;Vettori Silvia;Bracci Susanna;Sacchi Barbara;
2016
Abstract
Nell'ambito del progetto FIRB "Marmora Phrygiae" [1], e nel quadro delle attività della Missione Archeologica Italiana , l'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICVBC-CNR) ha svolto nel triennio 2013-15 studi sulla caratterizzazione materica e sulla conservazione dei materiali che costituiscono il patrimonio monumentale dell'antica città di Hierapolis di Phrigia, nella provincia di Denizli in Turchia. La città di Hierapolis è uno dei siti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, costruita su una faglia sismica e tagliata da NO-SE da diverse fratture tra loro parallele ([2], [3]), è oggi conosciuta come Pamukkale. Deve la sua notorietà alle "cascate" di travertino generate dalla ingente precipitazione di CaCO3 presente nelle acque termali, da cui il nome "castello di cotone" in turco. In questo particolare contesto gli studi si sono concentrati sulla conoscenza materica, le loro forme di degrado, e la caratterizzazione delle cause di tale degrado. Il particolare contesto in cui si trova la città di Hierapolis ha imposto di approfondire gli studi sull'ambiente in cui i materiali si trovano conservati. In questo intervento, gli autori presentano un estratto degli studi svolti per caratterizzare l'ambiente del Ploutonion, il santuario dedicato agli Dei Ade e Kore, scoperto nel corso della campagna di scavo 2012 della Missione Archeologica Italiana [4]; dove le particolari condizioni ambientali innescano meccanismi di degrado insoliti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.