La Sindrome di Rett è una malattia genetica del neurosviluppo, che interessa quasi esclusivamente le femmine; la sua variabilità è ampia, dal punto di vista sia clinico che genetico. Le classificazioni internazionali (Neul et al., 2010) riconoscono forme classiche e varianti con alterazione del gene MECP2 (questo vale per la forma classica e per la variante di Zappella) e altre con alterazioni genetiche differenti: forma congenita (gene FOXG1) e a esordio precoce dell'epilessia (CDKL5), che presentano esordio, andamento e gravità differenti. La PBZ è una scala di valutazione realizzata per testare la gravità nella Sindrome di Rett e nelle sue varianti. La scala è sensibile non solo nel registrare cambiamenti clinici anche minimi nella sintomatologia in corso di nuova terapia, di programmi riabilitativi e di arricchimento ambientale, ma anche nell'indicare la gravità dei singoli gruppi clinici e genetici. Rispetto alle altre scale utilizzate fino ad oggi, come l'ISS (Kerr et al, 2001), risulta particolarmente utile per la sua sensibilità a cogliere modificazioni sintomatologiche nel campo osservazionale come nei trial clinici e farmacologici, nel corso di programmi riabilitativi e di arricchimento ambientale.

PBZ (Pini, Bonuccelli, Zappella): Scala italiana per la valutazione clinica nella Sindrome di Rett

Anna Maria Romanelli
2016

Abstract

La Sindrome di Rett è una malattia genetica del neurosviluppo, che interessa quasi esclusivamente le femmine; la sua variabilità è ampia, dal punto di vista sia clinico che genetico. Le classificazioni internazionali (Neul et al., 2010) riconoscono forme classiche e varianti con alterazione del gene MECP2 (questo vale per la forma classica e per la variante di Zappella) e altre con alterazioni genetiche differenti: forma congenita (gene FOXG1) e a esordio precoce dell'epilessia (CDKL5), che presentano esordio, andamento e gravità differenti. La PBZ è una scala di valutazione realizzata per testare la gravità nella Sindrome di Rett e nelle sue varianti. La scala è sensibile non solo nel registrare cambiamenti clinici anche minimi nella sintomatologia in corso di nuova terapia, di programmi riabilitativi e di arricchimento ambientale, ma anche nell'indicare la gravità dei singoli gruppi clinici e genetici. Rispetto alle altre scale utilizzate fino ad oggi, come l'ISS (Kerr et al, 2001), risulta particolarmente utile per la sua sensibilità a cogliere modificazioni sintomatologiche nel campo osservazionale come nei trial clinici e farmacologici, nel corso di programmi riabilitativi e di arricchimento ambientale.
2016
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
Sindrome di Rett classica; Sindrome di Rett variante di Zappella; Scala italiana di valutazione per la sindrome di Rett (PBZ); Scala di valutazione ISS; Geni MECP2
CDKL5 e FOXG1
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Descrizione: scala PBZ per la sindrome di Rett
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/334463
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