Centinaia o più realisticamente, migliaia di sostanze chimiche sono di uso comune nelle nostre attività quotidiane. Gli impianti di trattamento delle acque reflue hanno ottime rese di rimozione solo per i composti facilmente degradabili o con elevate idrofobicità. Per i restanti, l'impianto è più spesso un punto di raccolta e transito al corpo idrico recettore. Gli impianti di trattamento e gli scolmatori di piena sono tra le fonti più importanti di microinquinanti che, nelle aree più densamente antropizzate, generano miscele complesse la cui composizione è nota solo in minima parte. Pur riconoscendo il ruolo della direttiva 2000/60/CE nella tutela e miglioramento del patrimonio idrico, per contro qualsiasi elenco di sostanze prioritarie è destinato ad una condizione di incompletezza cronica e ancora troppo spesso è difficile stabilire delle relazioni tra possibili le cause e la natura del degrado. In tal senso gli studi condotti da IRSA sul fiume Po possono essere di grande aiuto per stabilire delle priorità di intervento. La presenza di genotossicità, alterazioni del metabolismo, alterazioni dell'accrescimento, del sistema endocrino, immunitario, istologiche etc. sono evidenze di stress per la comunità ittica, e la loro identificazione è parte sostanziale del cammino di riqualificazione.

Stato delle conoscenze scientifiche e casi di studio sull'ecosistema acquatico.

2014-01-01

Abstract

Centinaia o più realisticamente, migliaia di sostanze chimiche sono di uso comune nelle nostre attività quotidiane. Gli impianti di trattamento delle acque reflue hanno ottime rese di rimozione solo per i composti facilmente degradabili o con elevate idrofobicità. Per i restanti, l'impianto è più spesso un punto di raccolta e transito al corpo idrico recettore. Gli impianti di trattamento e gli scolmatori di piena sono tra le fonti più importanti di microinquinanti che, nelle aree più densamente antropizzate, generano miscele complesse la cui composizione è nota solo in minima parte. Pur riconoscendo il ruolo della direttiva 2000/60/CE nella tutela e miglioramento del patrimonio idrico, per contro qualsiasi elenco di sostanze prioritarie è destinato ad una condizione di incompletezza cronica e ancora troppo spesso è difficile stabilire delle relazioni tra possibili le cause e la natura del degrado. In tal senso gli studi condotti da IRSA sul fiume Po possono essere di grande aiuto per stabilire delle priorità di intervento. La presenza di genotossicità, alterazioni del metabolismo, alterazioni dell'accrescimento, del sistema endocrino, immunitario, istologiche etc. sono evidenze di stress per la comunità ittica, e la loro identificazione è parte sostanziale del cammino di riqualificazione.
2014
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
Inquinanti emergenti
Interferenti endocrini
Effetti tossi
Fauna ittica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/334725
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