La risposta adattativa è un fenomeno ben documentato in radiobiologia: pre-trattamenti con dosi molto basse di agenti mutageni chimici o fisici inducono protezione da un trattamento successivo con una alta dose dello stesso agente o di altri agenti. Tale fenomeno è stato evidenziato sia in colture cellulari sia nell'uomo e in particolare nei lavoratori. La maggior parte degli studi ha impiegato dosi molto basse e dosi elevate di radiazioni ionizzanti, ma è stato anche dimostrato che agenti chimici o combinazioni di agenti fisici e chimici sono altrettanto efficaci nell'indurre adattamento. Sebbene sia disponibile una discreta quantità di risultati pubblicati e siano state formulate diverse ipotesi, ad oggi non esiste ancora un consolidato meccanismo di azione in grado di spiegare l'insorgenza del fenomeno. Nel 2009 il nostro gruppo di ricerca ha evidenziato per la prima volta che pre-esposizioni di colture di linfociti umani alle frequenze in uso per la telefonia cellulare sono in grado di offrire protezione dal danno indotto al DNA da mutageni chimici. Successivamente, lo studio è stato esteso ed i risultati ottenuti ad oggi hanno mostrato che in diversi tipi cellulari, diverse frequenze e modulazioni offrono protezione nei confronti del danno indotto da svariati mutageni chimici e da radiazioni ionizzanti. Tali risultati sono stati anche confermati da altri gruppi di ricerca internazionali sia in vitro sia in vivo. In questa relazione verranno illustrati i principali risultati ottenuti dal nostro gruppo di ricerca. Verranno inoltre evidenziate le conoscenze da acquisire nonché le implicazioni di tale fenomeno per la popolazione in generale e i lavoratori in particolare.

Effetto protettivo delle esposizioni a campi elettromagnetici a radiofrequenza in colture cellulari danneggiate da mutageni chimici e fisici

Anna Sannino;Stefania Romeo;Olga Zeni;Rita Massa;
2017

Abstract

La risposta adattativa è un fenomeno ben documentato in radiobiologia: pre-trattamenti con dosi molto basse di agenti mutageni chimici o fisici inducono protezione da un trattamento successivo con una alta dose dello stesso agente o di altri agenti. Tale fenomeno è stato evidenziato sia in colture cellulari sia nell'uomo e in particolare nei lavoratori. La maggior parte degli studi ha impiegato dosi molto basse e dosi elevate di radiazioni ionizzanti, ma è stato anche dimostrato che agenti chimici o combinazioni di agenti fisici e chimici sono altrettanto efficaci nell'indurre adattamento. Sebbene sia disponibile una discreta quantità di risultati pubblicati e siano state formulate diverse ipotesi, ad oggi non esiste ancora un consolidato meccanismo di azione in grado di spiegare l'insorgenza del fenomeno. Nel 2009 il nostro gruppo di ricerca ha evidenziato per la prima volta che pre-esposizioni di colture di linfociti umani alle frequenze in uso per la telefonia cellulare sono in grado di offrire protezione dal danno indotto al DNA da mutageni chimici. Successivamente, lo studio è stato esteso ed i risultati ottenuti ad oggi hanno mostrato che in diversi tipi cellulari, diverse frequenze e modulazioni offrono protezione nei confronti del danno indotto da svariati mutageni chimici e da radiazioni ionizzanti. Tali risultati sono stati anche confermati da altri gruppi di ricerca internazionali sia in vitro sia in vivo. In questa relazione verranno illustrati i principali risultati ottenuti dal nostro gruppo di ricerca. Verranno inoltre evidenziate le conoscenze da acquisire nonché le implicazioni di tale fenomeno per la popolazione in generale e i lavoratori in particolare.
2017
Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente - IREA
risposta adattativa
esposizioni a campi elettromagnetici a radiofrequenza
mutageni chimici e fisici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/338527
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