The scientists that thirty-two years ago produced the first genetically modified (GM) plants were concerned about those who suffer malnutrition and crop losses in the poor areas of the world. Today, GM crops are grown in more than 10% of global cultivated land, to the benefit of agriculture. However, the early promises to deliver nutritionally improved food for everyone are starting to be fulfilled only now. Plant metabolism manipulation to improve the nutritional quality of food requires detailed knowledge of fundamental plant biology and is therefore a slow process. However, political and economical decisions have also hindered the translation of fundamental science into crop improvement by GM technologies. This has especially affected public research, which is not directly profit-driven and is therefore essential for humanitarian goals. Italian scientists have been important actors in the global efforts to develop GM plants to improve agriculture sustainability, but these efforts need to be supported by legislators and society as a whole.

Gli scienziati che trentadue anni fa hanno prodotto le prime piante geneti-camente modificate (GM) desideravano lenire le sofferenze causate dalla denutri-zione e dalle perdite dei raccolti che affliggono soprattutto i poveri del mondo. Oggi le piante GM coprono più di un decimo dei terreni coltivati e hanno prodot-to indubbi benefici per l'agricoltura. Le speranze di utilizzare le piante GM per rendere disponibili per tutti alimenti più nutrienti stanno però cominciando a rendersi concrete solo ora. Manipolare il metabolismo delle piante per incremen-tare la produzione di sostanze alimentari benefiche è un'impresa che richiede una conoscenza molto approfondita della biologia vegetale e dunque anni di ri-cerche. Tuttavia, il ritardo in queste applicazioni è anche il risultato di scelte economiche e politiche che hanno ostacolato soprattutto la ricerca pubblica, la quale non è orientata direttamente al profitto ed è dunque essenziale per rag-giungere obiettivi umanitari. In particolare, gli scienziati italiani hanno dimostra-to di poter essere protagonisti nello sforzo globale per sviluppare piante GM che contribuiscano allo sviluppo sostenibile dell'agricoltura, ma questi sforzi hanno bisogno del sostegno della società e dei legislatori.

Piante geneticamente modificate per l'alimentazione: Problemi, opportunità e prospettive

Vitale Alessandro
2017

Abstract

The scientists that thirty-two years ago produced the first genetically modified (GM) plants were concerned about those who suffer malnutrition and crop losses in the poor areas of the world. Today, GM crops are grown in more than 10% of global cultivated land, to the benefit of agriculture. However, the early promises to deliver nutritionally improved food for everyone are starting to be fulfilled only now. Plant metabolism manipulation to improve the nutritional quality of food requires detailed knowledge of fundamental plant biology and is therefore a slow process. However, political and economical decisions have also hindered the translation of fundamental science into crop improvement by GM technologies. This has especially affected public research, which is not directly profit-driven and is therefore essential for humanitarian goals. Italian scientists have been important actors in the global efforts to develop GM plants to improve agriculture sustainability, but these efforts need to be supported by legislators and society as a whole.
2017
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA
978-88-218-1143-2
Gli scienziati che trentadue anni fa hanno prodotto le prime piante geneti-camente modificate (GM) desideravano lenire le sofferenze causate dalla denutri-zione e dalle perdite dei raccolti che affliggono soprattutto i poveri del mondo. Oggi le piante GM coprono più di un decimo dei terreni coltivati e hanno prodot-to indubbi benefici per l'agricoltura. Le speranze di utilizzare le piante GM per rendere disponibili per tutti alimenti più nutrienti stanno però cominciando a rendersi concrete solo ora. Manipolare il metabolismo delle piante per incremen-tare la produzione di sostanze alimentari benefiche è un'impresa che richiede una conoscenza molto approfondita della biologia vegetale e dunque anni di ri-cerche. Tuttavia, il ritardo in queste applicazioni è anche il risultato di scelte economiche e politiche che hanno ostacolato soprattutto la ricerca pubblica, la quale non è orientata direttamente al profitto ed è dunque essenziale per rag-giungere obiettivi umanitari. In particolare, gli scienziati italiani hanno dimostra-to di poter essere protagonisti nello sforzo globale per sviluppare piante GM che contribuiscano allo sviluppo sostenibile dell'agricoltura, ma questi sforzi hanno bisogno del sostegno della società e dei legislatori.
agricoltura
alimentazione
biologia vegetale
piante geneticamente modificate
OGM
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/340088
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