I disturbi uditivi sono considerati come la maggior causa di disabilità media e medio-grave negli adulti. Le statistiche attuali riportano che il 16% dei soggetti di età compresa tra 55 e 64 anni ed il 24% tra 65 e 75 e quasi il 40% di età superiore ai 75 anni presentano perdite superiori a 30 dB HL, mentre nel 2020 il numero di individui con problemi uditivi nella UE (27) potrà superare i 40 milioni. Nonostante le severe implicazioni sulla qualità della vita come il declino funzionale e cognitivo, la depressione e l'isolamento sociale, i disturbi uditivi nell'anziano sono ancora largamente sotto-diagnosticati e non adeguatamente affrontati in modo sistematico, in assenza di norme e raccomandazioni. Appare quindi chiaro che per far sì che i programmi di screening dell'adulto diventino una prassi, si dovranno sviluppare strategie e modelli di screening opportuni. Tra i numerosi ed importanti componenti dello screening si elencano: la definizione accurata del target e della popolazione da sottoporre a screening, l'identificazione di metodi, protocolli, follow-up, etc. Per quanto riguarda le tecnologie, lo screening uditivo per l'identificazione della sordità nell'adulto/anziano può essere effettuato attraverso numerose metodiche che si diversificano in base allo strumento/tecnologia impiegati. Alcune di esse prevedono l'uso di questionari, altre, invece, si basano sull'uso di test audiometrici; in quest'ultimo caso, le modalità di screening si diversificano in base al materiale sonoro utilizzato, tra cui i toni puri o le parole con rumore additivo. In questo contributo sono fornite le caratteristiche salienti, gli ambiti di utilizzo e la performance in termini di sensitività e specificità del test delle principali metodologie di screening tra cui: i. metodi basati sull'uso di questionari di autovalutazione della disabilità uditiva; ii. test di audiometria vocale in campo libero per la misura della percezione del parlato; iii. audiogrammi tonali di screening; iv. test di riconoscimento del parlato nel rumore.
Modelli di Screening dell'udito
Tognola Gabriella
2017
Abstract
I disturbi uditivi sono considerati come la maggior causa di disabilità media e medio-grave negli adulti. Le statistiche attuali riportano che il 16% dei soggetti di età compresa tra 55 e 64 anni ed il 24% tra 65 e 75 e quasi il 40% di età superiore ai 75 anni presentano perdite superiori a 30 dB HL, mentre nel 2020 il numero di individui con problemi uditivi nella UE (27) potrà superare i 40 milioni. Nonostante le severe implicazioni sulla qualità della vita come il declino funzionale e cognitivo, la depressione e l'isolamento sociale, i disturbi uditivi nell'anziano sono ancora largamente sotto-diagnosticati e non adeguatamente affrontati in modo sistematico, in assenza di norme e raccomandazioni. Appare quindi chiaro che per far sì che i programmi di screening dell'adulto diventino una prassi, si dovranno sviluppare strategie e modelli di screening opportuni. Tra i numerosi ed importanti componenti dello screening si elencano: la definizione accurata del target e della popolazione da sottoporre a screening, l'identificazione di metodi, protocolli, follow-up, etc. Per quanto riguarda le tecnologie, lo screening uditivo per l'identificazione della sordità nell'adulto/anziano può essere effettuato attraverso numerose metodiche che si diversificano in base allo strumento/tecnologia impiegati. Alcune di esse prevedono l'uso di questionari, altre, invece, si basano sull'uso di test audiometrici; in quest'ultimo caso, le modalità di screening si diversificano in base al materiale sonoro utilizzato, tra cui i toni puri o le parole con rumore additivo. In questo contributo sono fornite le caratteristiche salienti, gli ambiti di utilizzo e la performance in termini di sensitività e specificità del test delle principali metodologie di screening tra cui: i. metodi basati sull'uso di questionari di autovalutazione della disabilità uditiva; ii. test di audiometria vocale in campo libero per la misura della percezione del parlato; iii. audiogrammi tonali di screening; iv. test di riconoscimento del parlato nel rumore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


