On a failure process driven by a self-correcting model in seismic hazard assessment

Two widely noted features of earthquake generation process are the following: a) earthquakes tend to occur in clusters, and b) fault ruptures that generate earthquakes decrease the amount of strain present along the fault and hence the probability that another shock occurs in the near future. These diametrically opposed features have been widely studied separately in the literature by two classes of models: self-exciting and self-correcting models. To reconcile these contrasting trends we propose a new stochastic model which distinguishes strong events - leaders - from those of lower magnitude. The former follow a stress release model; conditioned on their occurrence, the remaining events constitute a set of ordered times of minor ruptures occurring in the time interval between two consecutive leader-events.

Due ben note caratteristiche del processo di generazione di terremoti sono le seguenti: a) i terremoti tendono a verificarsi in clusters, e b) le rotture di faglia che generano terremoti riducono lo sforzo presente sulla faglia e quindi la prob abilita' che si abbia un altro evento nell'immediato futuro. Queste caratteristiche diametralmente opposte sono state ampiamente studiate separatamente in letteratura attraverso due classi di modelli: self-exciting e self-correcting. Per conciliare queste tendenze contrastanti proponiamo un nuovo modello stocastico che distingue eventi forti - leaders - da quelli di magnitudo inferiore. I primi seguono un modello di rilascio di sforzo; condizionato al loro accadimento, gli eventi rimanenti costituiscono un insieme di tempi di rotture ordinati che si verificano nell'intervallo di tempo tra due eventi leader consecutivi.