A careful analysis on Fjòdor Dostojevskij epilepsy allowed us to look on the inside his late youth characterized by a solitary, shy, and neurasthenic nature; his behavior was characterized by a disease which was always ready for action. And, when it showed itself, getting worse as years go by, it played the leading role on the nature, and sensibility of Russian writer who during his literary maturity e more precisely in his most important works, "The Idiot", "The Devils", "Karamazov Brothers", does not forget his great muse: the epilepsy. Dostojevskij make it by three characters of these works, My?kin, Kirillov, Smerdjàkov, respectively, who represent the pains, the torments, and the fears of the writer but also his delight to feel God near him, surprising, and not unusually. As for other men of a great talent, it can be real that a disease, in special way when it is a neurological disease, improves the artist and his art

Un attento studio sull'epilessia di Fjòdor Dostojevskij ha consentito di vedere dentro la sua tardiva adolescenza un carattere solitario, schivo e nevrastenico; si comportava come se la malattia che covava dentro fosse pronta ad esplodere. E quando questa si manifestò, peggiorando con lo scorrere degli anni, assunse un gran ruolo nel carattere e nella sensibilità dello scrittore russo che nella sua maturità letteraria e più precisamente nelle sue maggiori opere, "L'Idiota", "I Demoni", "I Fratelli Karamazov", non dimentica di onorare la sua musa: l'epilessia. Lo fa attraverso tre rispettivi personaggi di queste opere, My?kin, Kirillov, Smerdjàkov, che raccontano le sofferenze, i tormenti e le paure di Dostojevskij ma anche, sorprendentemente e non straordinariamente, la lietezza di sentirsi vicino a Dio. Come per altri uomini di ingegno, sembra che la malattia, specialmente se neurologica, migliori l'artista e la sua arte

L'epilessia di Dostojevskij nelle sue maggiori opere

Antonio Tagarelli;Anna Piro
2017

Abstract

A careful analysis on Fjòdor Dostojevskij epilepsy allowed us to look on the inside his late youth characterized by a solitary, shy, and neurasthenic nature; his behavior was characterized by a disease which was always ready for action. And, when it showed itself, getting worse as years go by, it played the leading role on the nature, and sensibility of Russian writer who during his literary maturity e more precisely in his most important works, "The Idiot", "The Devils", "Karamazov Brothers", does not forget his great muse: the epilepsy. Dostojevskij make it by three characters of these works, My?kin, Kirillov, Smerdjàkov, respectively, who represent the pains, the torments, and the fears of the writer but also his delight to feel God near him, surprising, and not unusually. As for other men of a great talent, it can be real that a disease, in special way when it is a neurological disease, improves the artist and his art
2017
Un attento studio sull'epilessia di Fjòdor Dostojevskij ha consentito di vedere dentro la sua tardiva adolescenza un carattere solitario, schivo e nevrastenico; si comportava come se la malattia che covava dentro fosse pronta ad esplodere. E quando questa si manifestò, peggiorando con lo scorrere degli anni, assunse un gran ruolo nel carattere e nella sensibilità dello scrittore russo che nella sua maturità letteraria e più precisamente nelle sue maggiori opere, "L'Idiota", "I Demoni", "I Fratelli Karamazov", non dimentica di onorare la sua musa: l'epilessia. Lo fa attraverso tre rispettivi personaggi di queste opere, My?kin, Kirillov, Smerdjàkov, che raccontano le sofferenze, i tormenti e le paure di Dostojevskij ma anche, sorprendentemente e non straordinariamente, la lietezza di sentirsi vicino a Dio. Come per altri uomini di ingegno, sembra che la malattia, specialmente se neurologica, migliori l'artista e la sua arte
Epilessia
Fiodor Dostoijevskij
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/342045
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