Introduzione

The 2017 edition of the Report on Mediterranean Economies explores again this year some key issues in the framework of Euro-Mediterranean relations, focusing on the analysis of the labour market, strongly influenced by the demographic transition still taking place on the southern and eastern shores of the basin, which in turn determines the migratory pressures coming from these countries. The seriousness and scale of the current political crisis requires a change in the perspective of Euro-Mediterranean relations and an effort to re-read the very concept of integration between the countries of the area, which cannot fail to take into account the epochal transformations that have taken place since 1995 and which see the shift towards the East of the world's economic balances, the change in the relationship of strength between regional actors, and the logistical importance of the MENA area projected towards the continent at the end of the year. The Report, as is tradition, aims to make available analyses and statistical data to experts, students and researchers who can, on the one hand contribute to a greater awareness of problems and their evolution, and on the other hand provide political decision-makers with useful guidelines for Italy's foreign policy, a country whose political, economic and social stability is inextricably linked to the destinies of the Mediterranean.

L'edizione 2017 del Rapporto sulle economie del Mediterraneo approfondisce anche quest'anno alcune questioni centrali nel quadro delle relazioni euromediterranee, focalizzando l'analisi sul mercato del lavoro, fortemente influenzato dalla transizione demografica ancora in atto nella riva sud ed est del bacino e che a sua volta determina le spinte migratorie provenienti da questi paesi. La gravità e l'ampiezza della crisi politica in atto impone un cambiamento di prospettiva delle relazioni euromediterranee e uno sforzo di rilettura del concetto stesso di integrazione tra i paesi dell'area che non può non tenere conto delle trasformazioni epocali intercorse dal 1995 ad oggi e che vedono lo spostamento verso Est degli equilibri economici mondiali, il cambiamento nei rapporti di forza tra gli attori regionali, l'importanza dal punto di vista logistico dell'area MENA proiettata verso il continente africano con le sue immense risorse naturali ed un mercato in espansione, il progressivo disimpegno degli Usa dalla regione e la comparsa di nuovi attori regionali, quali Cina e Iran, l'uno con un crescente ruolo economico e l'altro come paese capofila della grande comunità sciita che dopo l'elezione di Hassan Rouhani e forte del successo ottenuto con la firma dell'accordo sul nucleare del luglio 2015, si appresta a rafforzare il suo ruolo strategico nella regione. Il Rapporto, come è tradizione, si propone di mettere a disposizione analisi e dati statistici ad esperti, studenti e ricercatori che possano, da un lato contribuire ad una maggiore consapevolezza dei problemi e della loro evoluzione, dall'altro fornire ai decisori politici linee guida utili alla politica estera dell'Italia, paese la cui stabilità politica, economica e sociale è indissolubilmente legata ai destini del Mediterraneo.