Nonostante il clamore suscitato intorno alla competenza concorrente e alla clausola di supremazia, nella nuova formulazione della riforma costituzionale in itinere, il Titolo V della Carta e, in particolare, l'art. 117 sono troppo simili a prima. Dal punto di vista del regionalismo, la riforma corre il rischio di risolversi in una bolla di sapone. Un riparto delle competenze è funzionale a una visione della distribuzione dei compiti statali, o di interesse nazionale, tra il centro e la periferia, tra ciò che deve essere uniforme nell'ordinamento e ciò che può essere differenziato. In ragione di ciò, ogni distribuzione dei poteri in ordinamenti decentrati può variare nel tempo, perché si modificano i compiti statali e il loro modo di essere percepiti e ciò che oggi si considera necessariamente unitario, domani può essere disciplinato con maggiore attenzione alle condizioni locali e viceversa.
Titolo V. Il nuovo art. 117
Stelio Mangiameli
2015
Abstract
Nonostante il clamore suscitato intorno alla competenza concorrente e alla clausola di supremazia, nella nuova formulazione della riforma costituzionale in itinere, il Titolo V della Carta e, in particolare, l'art. 117 sono troppo simili a prima. Dal punto di vista del regionalismo, la riforma corre il rischio di risolversi in una bolla di sapone. Un riparto delle competenze è funzionale a una visione della distribuzione dei compiti statali, o di interesse nazionale, tra il centro e la periferia, tra ciò che deve essere uniforme nell'ordinamento e ciò che può essere differenziato. In ragione di ciò, ogni distribuzione dei poteri in ordinamenti decentrati può variare nel tempo, perché si modificano i compiti statali e il loro modo di essere percepiti e ciò che oggi si considera necessariamente unitario, domani può essere disciplinato con maggiore attenzione alle condizioni locali e viceversa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.