Nel nostro paese continuano a diffondersi molteplici forme di migrazione temporanea per motivi di lavoro, trasferimenti spesso a carattere circolare, in riferimento ai quali si è parlato anche di "pendolarismo a lungo raggio" . Negli ultimi decenni, l'evoluzione delle tecnologie di trasporto ha accentuato la mobilità spaziale e abbreviato le distanze tra i luoghi, facilitando soprattutto gli spostamenti di medio-lungo raggio. Allo stesso tempo, nelle società più avanzate si sono fatti più marcati alcuni fattori di viscosità alla migrazione "definitiva". In particolare tra le generazioni più giovani, le odierne strategie migratorie devono tenere conto dei nuovi equilibri tra i membri del nucleo familiare. Il lavoro femminile non ha più un peso marginale come un tempo e un trasferimento di residenza deve considerare le esigenze lavorative di entrambi i membri della coppia, nonché la continuità del percorso educativo dei figli, che meglio si esprime in un contesto scolastico stabile. In un paese come l'Italia, poi, la flessibilizzazione del mercato del lavoro ha reso transitoria sia l'esperienza lavorativa che quella migratoria e l'ampia diffusione dell'abitazione di proprietà rappresenta un ulteriore freno ad un trasferimento duraturo, soprattutto nelle grandi aree urbane, dove i valori immobiliari sono spesso proibitivi. La scelta di una mobilità lavorativa a carattere temporaneo e ricorrente rappresenta perciò un efficace compromesso tra differenti esigenze, sia in un'ottica transitoria che nel lungo periodo. I dati della "Rilevazione continua delle forze di lavoro" dell'Istat permettono di mettere in luce alcuni aspetti dell'evoluzione recente delle migrazioni temporanee per lavoro lungo la "tradizionale" direttrice Sud-Nord. Ciò appare di particolare interesse anche nell'ipotesi che, permanendo il rilevante divario economico tra le due ripartizioni, una parte delle forti migrazioni "permanenti" di un tempo possa essersi trasformata in mobilità provvisoria.

Da Sud a Nord: le migrazioni temporanee per lavoro in Italia

Crisci M
2018

Abstract

Nel nostro paese continuano a diffondersi molteplici forme di migrazione temporanea per motivi di lavoro, trasferimenti spesso a carattere circolare, in riferimento ai quali si è parlato anche di "pendolarismo a lungo raggio" . Negli ultimi decenni, l'evoluzione delle tecnologie di trasporto ha accentuato la mobilità spaziale e abbreviato le distanze tra i luoghi, facilitando soprattutto gli spostamenti di medio-lungo raggio. Allo stesso tempo, nelle società più avanzate si sono fatti più marcati alcuni fattori di viscosità alla migrazione "definitiva". In particolare tra le generazioni più giovani, le odierne strategie migratorie devono tenere conto dei nuovi equilibri tra i membri del nucleo familiare. Il lavoro femminile non ha più un peso marginale come un tempo e un trasferimento di residenza deve considerare le esigenze lavorative di entrambi i membri della coppia, nonché la continuità del percorso educativo dei figli, che meglio si esprime in un contesto scolastico stabile. In un paese come l'Italia, poi, la flessibilizzazione del mercato del lavoro ha reso transitoria sia l'esperienza lavorativa che quella migratoria e l'ampia diffusione dell'abitazione di proprietà rappresenta un ulteriore freno ad un trasferimento duraturo, soprattutto nelle grandi aree urbane, dove i valori immobiliari sono spesso proibitivi. La scelta di una mobilità lavorativa a carattere temporaneo e ricorrente rappresenta perciò un efficace compromesso tra differenti esigenze, sia in un'ottica transitoria che nel lungo periodo. I dati della "Rilevazione continua delle forze di lavoro" dell'Istat permettono di mettere in luce alcuni aspetti dell'evoluzione recente delle migrazioni temporanee per lavoro lungo la "tradizionale" direttrice Sud-Nord. Ciò appare di particolare interesse anche nell'ipotesi che, permanendo il rilevante divario economico tra le due ripartizioni, una parte delle forti migrazioni "permanenti" di un tempo possa essersi trasformata in mobilità provvisoria.
2018
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
Migrazioni temporanee
Migrazioni interne
Pendolarismo a lungo raggio
Mezzogiorno
Italia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/342978
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