Attualmente i porti, come nodo del sistema logistico a supporto dello scambio commerciale internazionale, rappresentano una realtà economica determinante per lo sviluppo economico del territorio e della nazione (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 2013), che determinano impatti significativi sulla città sia influenzando le condizioni di benessere e qualità della vita che comportando numerosi conflitti spaziali e ambientali. In particolare, gli obiettivi 11, 12 e 14 dei Sustainable Development Goals (SDGs, Agenda 2030) mirano a conservare e valorizzare in modo sostenibile mari e risorse marine, attraverso la costruzione di modelli sostenibili di produzione e di consumo, per rendere operativo il concetto di città sostenibile. In questo senso la Direttiva europea 2014/89 del 23 luglio 2014 individua la pianificazione dello spazio marittimo come strumento utile alle autorità pubbliche e alle parti interessate per realizzare un approccio integrato ed ecosistemico, nell'intento di promuovere lo sviluppo delle economie marittime e costiere e l'uso sostenibile delle risorse. In questo contesto il contributo, attraverso le ricerche sviluppate nell'ambito del Master in "Pianificazione e Progettazione Sostenibile delle Aree Portuali" del Dipartimento di Architettura (DiARC), Università degli Studi di Napoli Federico II, si propone di evidenziare in che modo il processo decisionale e gli strumenti propri delle valutazioni integrate possano contribuire ad attivare un processo di rigenerazione urbana capace di ristabilire una relazione città-mare sostenibile e resiliente.
L'Agenda 2030 per la città-porto: approcci e strumenti per trasformazioni sostenibili
Eleonora Giovene di Girasole;
2018
Abstract
Attualmente i porti, come nodo del sistema logistico a supporto dello scambio commerciale internazionale, rappresentano una realtà economica determinante per lo sviluppo economico del territorio e della nazione (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 2013), che determinano impatti significativi sulla città sia influenzando le condizioni di benessere e qualità della vita che comportando numerosi conflitti spaziali e ambientali. In particolare, gli obiettivi 11, 12 e 14 dei Sustainable Development Goals (SDGs, Agenda 2030) mirano a conservare e valorizzare in modo sostenibile mari e risorse marine, attraverso la costruzione di modelli sostenibili di produzione e di consumo, per rendere operativo il concetto di città sostenibile. In questo senso la Direttiva europea 2014/89 del 23 luglio 2014 individua la pianificazione dello spazio marittimo come strumento utile alle autorità pubbliche e alle parti interessate per realizzare un approccio integrato ed ecosistemico, nell'intento di promuovere lo sviluppo delle economie marittime e costiere e l'uso sostenibile delle risorse. In questo contesto il contributo, attraverso le ricerche sviluppate nell'ambito del Master in "Pianificazione e Progettazione Sostenibile delle Aree Portuali" del Dipartimento di Architettura (DiARC), Università degli Studi di Napoli Federico II, si propone di evidenziare in che modo il processo decisionale e gli strumenti propri delle valutazioni integrate possano contribuire ad attivare un processo di rigenerazione urbana capace di ristabilire una relazione città-mare sostenibile e resiliente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.